Eccoci con uno degli appuntamenti più importanti e “ricchi” di questo Blog. Il diario mensile che ci invia Pasquale De Feo. Sono debitore di questa idea al nostro Carmelo Musumeci, che un gioro mi disse che sarebbe stata una mossa azzeccata quella di chiedere a Pasquale di scrivere il suo diario, che noi avremmo pubblicato. E ha avuto ragione.. ogni mese giunge questo “pacco di pagine”, che rappresentano uno squarcio importante di riflessioni, analisi, sfoghi, indignazioni, intuizioni.. da Dentro le Mura.. da parte di uno di quelle persone che da sempre ha cercato di dire la sua, di non farsi “istituzionalizzare”, di mantenere la schiena dritta e la mente libera.. sto parlando di Pasquale De Feo naturalmente, attualmente detenuto nel Carcere di Catanzaro.
Come al solito il diario è da leggere tutto. Ma voglio indicarvi già adesso alcuni momenti.
C’è un passaggio (28 novembre) dove si citano le dichiarazioni della gente di Casal di Principe, alla notiza dell’arresto del boss Antonio Iovine. Sono dichiarazioni sostanzialmente indulgenti… e Pasquale aggiunge che solo con la repressione non si va da nessuna parte. Ora io capisco il “senso” profondo dove vuole andare Pasquale, ossia quello di non basarsi esclusivamente su modalità repressive per contrastare la criminalità organizzata. Ma è bene dire con chiarezza, e senza alcun equivoco e tentennamento, che da sempre accade che i compaesani o concittadini di potenti mafiosi li difendono. E’ successo anche con veri macellai. Dichiarazioni del genere ce ne sono sempre state a fiumi. Bisogna dire che se anche lo Stato fa di tutto per non farsi amare.. non si deve avere alcuna indulgenza o comprensione per chiunque fa attivamente parte della criminalità organizzata. Che un conto sono ex mafiosi che hanno fatto un lungo cammino di trasformazione durante gli anni del carcere.. un altro conto chi invece attualmente ricatta, estorce, minaccia, uccide, controlla il traffico di droga. A sentire le dichiarazioni di molte persone concittadine di mafiosi arrestati, sembra che si creda in una idea “romantica” della Mafia. La Mafia è sempre Macelleria. Nessuna indulgenza e tentennamento verso chi attualmente è mafioso. E poi sono d’accordo che la repressione non basta. Ok.. non basta appunto.. no “non ci deve essere proprio”.. Perché uno attualmente è complice di gravi reati, specie contro l’integrità della persona.. “anche” la repressione serve. Il punto secondo me è “quale” repressione (ossia una repressione che non violi i diritti fondamentali dell’individuo) e poi… non “solo” repressione (ossia alla repressione aggiungere tutta un’altra serie di interventi, altrimenti quella da sola non porterà mai a niente).
A un certo punto Pasquale scrive..
“Un detenuto pugliese è entrato sano in carcere, e ora è paralizzato. ” (30 novembre)
Fa pensare no? Entri in carcere sano e… ne esci paralizzato.. chissà.. forse sarà caduto dalle scale.. ma guarda un pò.. sono proprio imbranati questi detenuti.. se pensate che anche di Stefano Cucchi hanno detto che… è caduto dalle scale…aboliamole queste scale no?..d’ora in poi solo ascensori……
Più avanti Pasquale scrive…
“.. Le carceri sono in queste condizioni ono solo per i fondi tagliati, ma principlamente per colpa dei direttori, che restringono, limitano e interpretano le leggi penitenziarie, convinti che la chiusura di ogni spazio e l’oppressione sia la migliore soluzione per la loro tranquillità. In tutta Italia ch’è una rete di volontariato che sopperirebbe alle carenze di ogni tipo, ma i direttori la ostacolano in ogni modo..” (1 dicembre)
E ha ragione.. sicuramente il problema dei tagli alle risorse economiche esiste, ed è notevole. Ma la responsabilità personale di tanti Direttori non è da meno. Pasquale parla di una rete di volontari che esiste in Italia e potrebbe aiutare a sopperire a tante carenze, ma che non viene utilizzata.
In genere non è che i Direttori (alcuni Direttori.. io non generalizzo mai..) non “usino” i volontari. Ma “distinguono” i volontari. Per loro ci sono i volontari “buoni” e i volontari “cattivi”. I volontari “buoni” verranno tranquillamente ammessi in carcere.. tutti quelli che non vengono considerati abbastanza “docili” o magari “ammanicati”, o che potrebbero creare “grane”, o semplicemente che hanno dato prova di indipendenza mentale.. beh.. è molto facile trovarli etichettati come “cattivi”… e si preferisce un carcere meno vivibile e con meno opportunità che fare entrare anche volontari “cattivi”.. logico no?..:-)
In un altro momento Pasquale scrive..
“A Capri i Vigili Urbani hanno indetto uno sciopero, perché non vogliono il loro comandante donna. Mi sono ricordato che qundo sono arrivato in questo carcere, sentivo voci di corridoio che gli agenti non volevano la Direttrice, perché non volevano essere comandati da una donna. Siamo nel terzo millennio, e ci sono ancora queste chiusure mentali da Medioevo. Nelle persone si valutano le capacità e non il sesso a cui appartengono”. (8 dicembre)
Mi trovo perfettamente a concordare con lui. PERFETTAMENTE. Le persone si valutano dal loro valore. Non dal sesso. Su questo non è ammissibile alcun compromesso. Aggiungo, che se essere donna non deve costituire, in nulla, una deminutio. Non deve neanche essere una forma di prevalutazione positiva. Ci sono dei casi in cui autorevoli dirigenti presentandosi, o facendosi presentare come.. “finalmente una donna qui.. la prima donna dirigente in tal posto..ecc…” creano quasi un atmosfera di presunzione positiva, quasi come se non fosse la singola persona a doversi valutare, ma ci fosse un dovere di apprezzamento in quanto donna. A me interessa solamente il valore e le qualità di quella data persona. Non la valuterò di meno perchè donna (sarebbe follia). Ma non chiuderò gli occhi perché donna. Va valutata, chiunque essa sia, esclusivamente come persona concreta.
Più avanti Pasquale scrive..
“Leggevo che nel carcere di Nuoro “Badu e Carros”, hanno vietato di avere biscotti nei pacchi dei familiari”. (13 dicembre)
La demenza non necessita di ulteriori commenti… come diceva il mio nonno paterno.. “il cretino si commenta da sé”… :-)..
Un passaggio di grandissima importanza è quando Pasquale scrive..
“In ogni trasmissione televisiva, nei quotidiani, nelle riviste, nei calendari e anche nei film, si vedono “sempre” le manette cosiddette “americane”, quelle con la catenella in mezzo. Queste manette sono in dotazione a tutte le forze dell’ordine. La cosa singolare è che nella realtà queste manette la Polizia Penitenziaria non le usa mai. Usano un tipo di manette che sono una tortura. Li misero al posto dei vecchi schiavettoni, che erano molto più umani di queste manette. Siccome al peggio non c’è mai fine, ne avevano inventate un tipo dal peso di 2-3 kg; per paura che potessero essere usate come corpo contundente la Polizia Penitenziaria non le usa più. Perché nelle traduzioni e nei tribunali non fanno vedere le manette che usano?. A cosa servono alla Polizia Penitenziaria le manette in dotazione se non le usano? Si cerca sempre di infliggere sofferenze ai detenuti. ” (15 dicembre)
Questo è un filone che meriterà un approfondimento…. è vero che invece delle classiche manette (“all’americana”) che tutti immaginano quando si pensa alle manette.. se ne usano una tipologia particolarmente avvilente e fastidiosa.. gratuitamente dolorosa e umiliante per il detenuto? E perché se le manette “classiche” (“all’americana”) sarebbero invece in dotazione alla polizia? E perché nessuno filma e mostra mai queste manette? Come mai ci sono cose che in Italia sanno tutti, e altre che.. PUFF.. sembra quasi che non esistono? Tante domande che dobbiamo porci e che.. dobbiamo porre….
Particolarmente delicato è un altro passaggio di Pasquale quando dice..
“Il capo del D.A.P, Ionta, ha dichiarato che los trumento del 41bis è valido, e lui lo ha sempre sostenuto. Che la discussione dei ricorsi del 41 bis concentrati al Tribunale di Sorveglianza di Roma è una norma di saggezza, perché la tematica richiede una omogeneità di tratamento. Che bisogna evitare i contatti con l’esterno. Il dott. Ionta dovrebbe spiegare a cosa servono i divieti e le restrizioni della vivibilità interna che sfociano in cattiveria gratuita e in alcuni casi in tortura psicologica… Dovrebbe dirci SE HA MAI VISITATO UNA SEZIONE DEL 41BIS. SE IMMAGINA TUTTE LE SOFFERENZE CHE CAUSA IL 41BIS. Essendo un magistrato sa bene che la norma di concentrare tutti i ricorsi del 41 bis a Roma è anticostituzionale, per violazione dell’art. 25 della Costituzione.. “Nessuno può essere distolto dal giudice naturale”. Limitare i colloqui con gli avvocati è anticostituzionale per violazione dell’art. 24 della Costituzione… “La difesa è un diritto sacro e inviolabile”. (20 dicembre)
Massimo rispetto per il Dott. Ionta, ma francamente io credo che sul 41 bis le sue argomentazioni siano totalmente sbagliate. Sono del resto considerazioni abbastanza diffuse. Ma da chi dirige l’Amministrazione Penitenziaria ci si dovrebbe aspettare un pò di saggezza in più. O almeno il beneficio del dubbio o qualche perplessità. Riguardo nello specifico della citazione alla norma che prevede di concentrare presso il Tribunale di Sorveglianza di Roma tutti i ricorsi contro il 41 bis, mi trovo d’accordo con Pasquale. Si tratta di una norma ad alta problematicità costituzionale, stabilendo la Costituzione che nessuno dovrebbe essere distolto dal proprio giudice “naturale”. Io credo che questa “innovazione” abbia lo scopo di rendere ancora più rigido il sistema e rendere ancora più difficile il far venire meno il 41 bis assegnato ad una data persona, una volta che sembrano esssere venute meno le condizioni che lo giustificano. Non so se si pensa che magari il Tribunale di Sorveglianza di Roma può essere più sensibile a determinate pressioni politiche. Ma anche se non fosse così, anche si trattasse sempre di un organo immacolato ed equilibratissimo, resta il fatto che su una decisione così importante (come mantenere o levare il 41 bis a qualcuno.. il che vuol dire in pratica.. la decisione sul cambiargli la vita…), al di là dello stesso precetto costituzionale, non si dovrebbe mettere tutto nelle mani di un solo giudice. E se fosse un giudice di scarse qualità intellettuali e morali? Centinaia di esistenze sarebbero nelle mani di solo questo giudice? Almeno se il controllo fosse diffuso, come è stato fino a poco tempo fa, ci sarebbero sempre, almeno alcuni giudici di indubbio valore. Qui, se quel SOLO giudice fosse un giudice mediocre, tutti ne pagherebbero le conseguenze. Non è da escludere che la Corte Costituzionale spazzi via questa norma.
Ho fatto davvero una lunga premessa.. ma il Diario di Pasquale è sempre una occasione particolare..
Vi lascio alle sua pagine.
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Nella città di Chieti, i volontari dell’ass. “Voci di dentro” hanno messo in piedi una singolare iniziativa. I detenuti di Chieti e Vassto hanno allestito una cella nella piazza di Chieti, con letti a castello, armadietti, gabinetti alla turca, una scatola di sardine bucherellate usata come grattugia, ed altri oggetti che compongono la cella. Le suppellettili sono state fornite dal carcere.
La manifestazione è stata patrocinata dalla Provinia, comuni di Chieti e Vasto, Ordine Forense, Caritas e Centro Polivalente immigrati.
L’iniziativa è stata intitolata “un minuto da detenuto”.. l’invito alle persone di vivere un minuto il carcere. E in mile persone chi hanno provato nei primi due giorni. C’era un video lanciato dai detenuti, un invito ai giovani a rispettare regole e leggi. Il principale significato era d mostrare la realtà delle carceri, che sono poco dignitose e inadatte al recupero e alla rieducazione dei deteuti, come sancisce l’art. 27 della Costituzione. Queste iniziative andrebbero amplificate e portate in tutte le piazze d’Italia, affinché la gente fosse informata di come è la realtà vera delle nostre carceri. – 23/11/2010
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In questi giorni seguendo tutti gli organi di comunicazione, si ha l’impressione che l’alluvione abbia colpito solo il Veneto, che il governo è intervenuto tempestivamente con 300 milioni di euro e stimolato sottoscrizioni per le donazioni. Il comportamento del governo è supportato anche dall’opposizione, pertanto è bipartisan.
In Campania è successo lo stesso, in più si è rotto l’acquedotto lasciando mezzo milione di persone senza acqua e ci vorrà un pò di tempo per metterlo a posto. Non c’è bisogno di commenti per fare emergere la disparità di trattamento, sempre a danno del Sud. Il Governatore del Veneto, il leghista Zaia, come tutti i suoi compagni di merende, parla bene e razzola male. In Veneto sono stati 161 i comuni danneggiati, ma ne hanno messo 273 nella lista. La Lega si dimostra essere quello che è, il peggio del peggio della Prima Repubblica. – 24/11/2010
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Una fabbrica italina produrrà l’anestetico che useranno negli USA per le iniezioni letali per i condannati a morte. Il commercio passa su tutto, anche sui cadaveri, la storia ce lo insegna. Aveva ragione Alda Merini.. in uno dei suoi versi diceva… “se la mano è leggera, non vuol dire che sia estranea al delitto”. – 25/11/2010
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Ieri sera un giornalista nella trasmissione Annozero di Santoro, su Ria Due, a detto che alla revoca dei 140 detenuti con il 41 bis nel carcere di Palermo, ne sono stati revocati altri 300 a Napoli, senza spiegare, ha dato cifre senza motivare niente.
Come ho già scritto, nel 1993 avevano preso l’abitudine ad applicare il 41 bsi a interi Padiglioni delle carceri, quando succedeva qualcosa all’esterno. Così successe a Palermo e a Napoli. Siccome Napoli i familiari dei detenuti fecero manifestazioni contro questa barbara inciviltà, dopo Napoli, non è più successo in nessun carcere.
Ho letto una dichiarazione dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili: “il sangue delle vittime ha coperto ben altro rispetto al 41 bis. La verità deve essere resa nota, senza se e senza ma, e al più presto, perché altrimenti ci troveremo a mettere in discussione tutto ciò che ci è stato detto fino ad oggi”.
“Finalmente” iniziano a capire che tutte le falsità che gli hanno raccontato fino ad oggi sono servite per allontanarli dalla verità, sia dal motivo reale e sia dai mandanti delle stragi; e che tanti poveri sventurati sono stati uccisi nelle carceri, torturati e sepolti vivi nel 41bis, e riempiti di anni di carcere ed ergastoli, usati per darli in pasto all’opinione pubblica e al linciaggio mediatico, per fare loro pagare colpe che non sono le loro e che continuano a pagare. Sacrificati perché sacrificabili, non avendo tutela e nessuno che si esporrebbe per difenderli. “Vittime ideali”. Questa verità è acclarata, ma nessun politico ha le palle per dirla. Hanno persino paura di dire che il 41 bis è una tortura. – 26/11/2010
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Nei gioni scorsi, sono sati posti agli arresti domiciliari otto persone. L’articolo così titolava “L’invasione truffaldina dei piemontesi”. I piemontesi non se ne sono mai andati dalla loro venuta del 1861, hanno fatto e fanno quello che vogliono, tanto i delinquenti siamo noi meridionali. Aluni imprenditori del Piemo te, con a capo il Vicepresidente della Confindustria di Cuneo, e cinque docenti universitari, prendevan i soldi per lo sviluppo del Sud, li intascavano senza fare niente, truffavano lo Stato; un sistema collaudato dal dopoguerra. Siccome sono quasi tutti del Nord, sono finiti agli arresti domiciliari. In caso contrario sarebbero stati messi in carcere con l’imputazione del 416 bis. Una volta eravamo tutti briganti, ora siamo tutti mafiosi. – 27/11/2010
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In alcuni articoli sull’arresto di Antonio Iovine erano riportate le dichiarazioni della gente di Casal di Principe: “Nessuno gioiva per il suo arresto, ma dicevano che da quando c’è lo Stato non c’è lavoro, e ritengono queste persone come Iovine educate e rispettose nei confronti della gente, mentre con lo Stato non solo non c’è lavoro, ma i politici sono maleducati, non rispettano la gente e pensano solo a rubare”. Se la prendono anche con Roberto Saviano, che li ha rovinati, perché con la nomea che ha creato al paese, non trovano più lavoro. Prima trovavano lavoro in tutta Italia. Fino a quando lo Stato crede di risolvere i problemi sociali con la repressione, non cambierà mai niente. – 28/11/2010
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Leggo delle incivili e barbare condizioni degli O.P.G. in Campania. In un articolo, una notizia mi è rimasta impressa. Tre agenti sono finiti all’ospedale Cardarelli, per l’attacco di un malato. La cosa strana è che due degli agenti avevano la mano fratturata e il terzo una scottatura da sigaretta alla tempia. Con la mia lunga esperienza carceraria, credo che i fatti siano andati diversamente. Avranno maltrattato il detenuto con modi poco piacevoli, e il malato ha sputato la sigaretta alla tempia dell’agente. L’avranno talmente massacrato di pugni da rompersi le mani. Putroppo i giornalisti non hanno la decenza di esporre la realtà o almeno di farla capire, ma cadono nel ridicolo con questi racconti falsificati così grossolanamente. 27/11/2010
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Un detenuto pugliese è entrato sano in carcere, e ora è paralizzato. L’hanno trasferito dal carcere di Lee al carcere di Poggioreale (NA), per fargli fare degli esami medici. Che potevano farglieli benissimo al carcere di legge, ma i detenuti sono pacchi postali. Non ha neanche la sedia a rotelle. Ora si sta interessando il senatore Caforio per fargliela avere tramite una rete di solidarietà. Il senatore ha constatato che il mondo carcerario è molto lontano dalla società e bisogna cambiare le cose, ritiene che sia una questione di civiltà. Non dubito della sua buona fede, ma queste parole le hanno dette tanti politici, che si fa fatica a credere che avranno un seguito con i fatti. – 30/11/2010
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I direttori vorrebbero scioperare per i tagli economici fatti al sistema penitenziario. Riguardo alla parte economica hanno ragione, anche se dopo dieci anni se ne accorgono. Berlusconi ha inizato a tagliare dal 2001, e ogni anno l’ha fatto, portando addirittura le paghe dei detenuti che lavorano a quelle degli schiavi. Le carceri sono in queste condizioni ono solo per i fondi tagliati, ma principlamente per colpa dei direttori, che restringono, limitano e interpretano le leggi penitenziarie, convinti che la chiusura di ogni spazio e l’oppressione sia la migliore soluzione per la loro tranquillità. In tutta Italia ch’è una rete di volontariato che sopperirebbe alle carenze di ogni tipo, ma i direttori la ostacolano in ogni modo.
Le leggi penitenziarie sono le più libertarie d’Europa, ma rimangono solo sulla carta. I direttori si comportano più da poliziotti che da eduatori. La colpa dello sfacelo delle carceri è da attribuire per il 50% ai direttori e per l’altro 50% al D.A.P., che è loro complice.
Quello che riesce a fare la Direttrice Lucia Castellano nel carcere di Bollate (MI), lo fa con gli stessi soldi che prendono gli altri direttori. Perché non applicano lo stesso regime di Bollate nelle loro carceri? La legge penitenziaria è uguale in tutta Italia, pertanto sono i direttori che commettono errori nell’applicazione della stessa. Non hanno nessuna intenzione di cambiare le cose, perché si sentono dei piccoli Cesari. – 1/12/2010
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Cinquanta detenuti di quattro carceri siciliani e di uno campano (Salerno), hanno fatto ricorso alla Corte Europea per i diritti umani, per le condzioni disumane delle strutture e per come sono trattati. Questo dovremmo farlo tutti, principalmente nelle carceri del Sud. Nel Sud non si salva nessun carcere. Sono tutti fuorilegge, sia le strutture, sia il regime imposto, e sia i governi dei direttori.
Questo carcere sta costruendo i criminali del futuro, perché come cia Niccolò Machiavelli nelle “Istorie Fiorentine”.. “non fa mai savio partito far disperare gli uomini, perché chi non spera il bene non teme il male”. – 2/12/2010
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Su un quotidiano erano riportati i nomi dei cinque nuovi dirigenti generali del D.A.P., nominati il 18/11/2010 dal Consiglio dei Ministri. Tra i cinque dirigenti c’è l’ex direttore del carcere dell’Ucciardone, protetto da tutte le strutture dell’antimafia di Palermo, pertanto faceva ciò che voleva nel carcere dell’Ucciardone e prima di caltanissetta, nessuno sarebbe intevenito per fermarlo, ma solo per proteggerlo. Se i dirigenti del Ministero vengono scelti per le sofferenze che infliggono ai detenuti, allora si può capire lo sfacelo delle carceri, con i tanti suicidi, morti sospette e tanti pestaggi. – 3/12/2010
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Un furgone della Polizia Penitenziaria, in provincia di Avellino, ha causato un incidente perché i freni sono andati in avaria. Sono cose che possono succedere. Tre agenti della scorta sono rimasti feriti e altri cinque persone che sono state tamponate dal furgone. Quello che mi ha colpito della notizia è che nell’artcolo non c’era una parola sul detenuto, che facilmente è quello che ha subito più danni, essendo che l’angusto posto riservato al detenuto non permette nessun riparo da impatto, non essendoci spazio, né la cintura né l’airbag, e né una maniglia per potersi mantenere.
Quando succedono incidenti in cui sono coinvolti gli animali nel trasporto, nelle notizie elencano quanti animali sono morti, quanti feriti e quanti se ne sono salvati. I detenuti non vengono neanche menzionati, essendo classificati meno degli animali da macello. Questo la dice lunga su come siamo considerati e di conseguenze su come veniamo trattati. – 4/12/2010
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Wikileaks sta portando una ventata di libertà, la democrazia orizzontale di internet. Come succese sempre, l libertà d’informazione non va d’accordo con il potere, che si mette di impegno per avversarla, con allarmi di pericolo, ecc. Viva internet e viva Wikileaks. Mi auguro che diventino ogni giorno di più, affinché sia impossibile fermarli. Anche nelle carceri e nel sistema penitenziario in generale, ci vorrebbe una ventata di libertà d’informazione. – 5/12/2010
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Ieri sera ho visto la trasmissione di Carlo Lucarelli su Rai Tre. Parlava degli omicidi nelle carceri e nelle caserme, da parte delle forze dell’ordine. Per la prima volta ho visto Lucarelli equilibrato, essendo che pende sempre dalla parte dei P.M. e delle forze dell’ordine.
Ha cercato di far capire quello che succede, citando alcuni casi; Cucchi, Aldrovandi, Uva, ecc., con interviste e foto. Credo che gli spettatori avranno avuto modo di riflettere sulla democrazia e il rispetto dei diritti umani nelle carceri e nelle caserme, non siano al livelllo del Cile di qualche anno addietro, ma in molti casi ci siamo vicini.
L’unica carenza è che non ha evidenziato la complicità elle Procure, nel cercare “sempre” di insabbiare i delitti commessi nelle carceri e nelle caserme. I P.M. intervengono solo quando i familiari delle vittime riescono ad avere una visibilità mediatica, come le famiglie Cucchi e Aldrovandi. Nel 99% dei casi insabbiano e coprono tanti delitti, gravi e meno gravi, delle forze dell’ordine; complici perché consapevoli di quello che fanno.
La spavalderia delle forze dell’ordine all’interno delle carceri e nelle caserve deriva dalla certezza di impunità che le Procure garantiscono. Comunque, ben vengano queste trasmissioni che squarciano questo velo omertoso, sui delitti che si possono benissimo definire di Stato. – 6/12/2010
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Mi ha scritto Giorgio Bertani, Prof. della facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Parma. Erano tre mesi che non mi scriveva. Nel suo scritto ho appreso che dal primo novembre è andato in pensione. E’ una persona straordinaria, una bontà unica che conquista i cuori. Gli voglio molto bene e mi auguro che un giorno possa rivederlo. – 7/12/2010
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A Capri i Vigili Urbani hanno indetto uno sciopero, perché non vogliono il loro comandante donna. Mi sono ricordato che qundo sono arrivato in questo carcere, sentivo voci di corridoio che gli agenti non volevano la Direttrice, perché non volevano essere comandati da una donna. Siamo nel terzo millennio, e ci sono ancora queste chiusure mentali da Medioevo. Nelle persone si valutano le capacità e non il sesso a cui appartengono. – 8/12/2010
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Bill Gates ha finanziato con circa 350 milioni di dollari, allo scopo di dare la pagella agli insegnanti negli U.S.A. Opera meritevole, da prendere ad esempio per il nostro Paese, non per gli insegnanti, ma per i nostri politici e Magistrati. Queste due categorie si sentono al di sopra della legge, come gli aristocratici di un tempo, che ritenevano i loro privilegi un diritto divino, e sentendosi superiori non possono sbagliare, e quando succede non è colpa loro. – 9/12/2010
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Ho letto una notizia su un quotidiano, che sembrava il passato. Ma è il presente. In Gran Bretagna, i Lord inglesi possiedono circa la metà delle terre, con tutte le prerogative e i privilegi del passato. Aveva ragione Tommsi di Lampedusa.. tutto cambia per non cambiare niente. – 10/12/2010
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Dove c’è dissesto finanziario nella cosa pubblica, la colpa è sempre dei politici che usano la loro funzione non per il bene comune ma per il bene proprio. In Sicilia, l’Assemblea Regionale è la più costosa d’Italia. Hanno lo stipendio più alto dei parlamentari che sono a Roma. E così anche il sindaco e i consiglieri di Palermo. Il Presidente del Consiglio Comunale di Palermo ha detto che non erano gli stipendi del Comune di Palermo ad essere alti, ma quelli degli altri comuni ad essere troppo bassi. NOn sono non gli manca la faccia di bronzo, ma è senza vergogna. – 11/12/2010
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Sul balcone di un’abitazione che dista 50 me dalla mia finestra, hanno messo una luminaria che copre tutto il balcone con luci intermittenti. In TV ne vedo tante, ma l’effetto che mi fa questa dal vivo è una emozione che mi riporta con i ricordi ai miei natali a casa, quando ero ragazzo. L’ultimo l’ho trascorso a casa 30 anni fa. Sono sensazioni molto belle che si manifestano con piccoli eventi che tolgono il tappo alla bottiglia dei ricordi. Anche se siamo sepolti, siamo vivi. Non possono annullare ciò che sentiamo, ciò che proviamo e ciò che siamo: esseri umani. – 12/12/2010
Leggevo che nel carcere di Nuoro “Badu e Carros”, hanno vietato di avere biscotti nei pacchi dei familiari. Agli occhi della società possono sembrare provvedimenti assurdi e senza senso, ma non a noi detenuti che subiamo decisioni astruse a sfondo cieco dettate senza nessun criterio logico.
Riflettevo sulla protesta delle forze dell’ordine nelle piazze, per i tagli economici che sono stati fatti. Non hanno mai pensato che dopo avere tagliato a tutti, tra cui anche ai detenuti, poi sarebbe toccato anche a loro. Forse egoisticamente pensavano che siccume Berlusconi ha vinto le elezioni basandosi molto sulla sicurezza, a loro non sarebbe toccato, anzi ne avrebbero avuto beneficio. Berlusconi con lo slogan che non mette mani nelle tasche della gente, da circa dieci anni taglia tutto a tutti tranne i privilegi delle caste, anzi quelli sono aumentati. – 13/12/2010
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La sfiducia non è passata. Berlusconi è anche fortunato. Fino a quando ci saranno questi Matusalemme all’opposizione, non cambierà mai niente. Mi auguro che presto li rottameranno e i giovani prenderanno il loro posto. All’estero l’immagine dell’Italia non è delle migliori. E’ ritenuto un Paese dove ip olitici pensano solo ai loro interessi e non all’interesse comune, e gli affaristi fanno il bello e il cattivo tempo. La nostra democrazia è una illusione, perché il voto non conta niente, decidono tutto le segreterie dei partiti, e la legge elettorale è ciò che l’ha definita il suo creatore, una porcata. Cosa ne è stato del referendum per la legge elettorale uninominale? Non bastava la limitazione del Mattarellum. Tutti d’accordo, l’hanno affossata e fatta dimenticare. Mi viene in mente il il film del Marchese del Grillo con Alberto Sordi.. “io sono io, e voi non siete un cazzo”. Questo rappresentano i cittadini per i politici. – 14/12/2010
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In ogni trasmissione televisiva, nei quotidiani, nelle riviste, nei calendari e anche nei film, si vedono “sempre” le manette cosiddette “americane”, quelle con la catenella in mezzo. Queste manette sono in dotazione a tutte le forze dell’ordine. La cosa singolare è che nella realtà queste manette la Polizia Penitenziaria non le usa mai. Usano un tipo di manette che sono una tortua. Li misero al posto dei vecchi schiavettoni, che erano molto più umani di queste manette. Siccome al peggio non c’è mai fine, ne avevano inventate un tipo dal peso di 2-3 kg; per paura che potessero essere usate come corpo contundente la Polizia Penitenziaria non le usa più. Perché nelle traduzioni e nei tribunali non fanno vedere le manette che usano?. A cosa servono alla Polizia Penitenziaria le manette in dotazione se non le usano? Si cerca sempre di infliggere sofferenze ai detenuti. – 15/12/2010
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Il codice stradale sancisce che ogni vettura deve avere la cintura di sicurezza e l’airbag. Nei furgoni blindati, il detenuto nella gabbia (stia per polli) a lui asseggnata, è sprovvisto di cintura di sicurezza, aribag, e non c’è neanche una maniglia a cui aggrapparsi durante le frenate. Tenendo presente che ai detenuti non vengono tolte le manette, che per regolamento dovrebbero togliergliele e lasciarle solo in casi eccezionali.. ma purtroppo in Italia l’eccezione diventa la regola. In caso di incidente o di problemi, i detenuti sono lasciati in balia della forza generata dall’impatto. Lascio immaginare i danni che ne possono derivare. Questo è sotto gli occhi degli addetti ai lavori, ma mai nessuno ha detto una parola. Le leggi sono violate proprio da chi dovrebbe farle osservare e applicare. – 16/12/2010
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Addirittura hanno aperto un procedimento per la revoca del 41 bis a 140 detenuti all’Ucciardone e 160 tra Poggioreale e Secondigliano a Napoli. Hanno messo questi episodi nella trattativa che ci sarebbe stata tra Mafia e Stato. Per rendersi conto di questa bufala basta andare a vedere i notiziari e i quotidiani nazionali e locali dell’epoca. Inoltre questi 300 detenuti a cui era stato revocato il 41bis.. nessuno di loro era assegnato nelle carceri del 41bis dell’epoca: Asinara, Pianosa, Novara, Cuneo, Spoleto e Rebibbia. A questi 300 detenuti fu applicato il 41bis per ritorsione per gli agguati contro agenti della Polizia Penitenziaria che faevano servizio nelle sezioni di transito dei 41bis dei tre carceri menzionati. Quando si vuole costruire un caso, ci sono forze così potenti che hanno il potere di manipolare la realtà e di modellarla secondo i loro fini e gli scopi che si prefiggono. – 17/12/2010
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La Corte di Appello di Firenze ha riformato il reato e la sentenza per l’omicidio di Gabriele Sandri, commesso dal poliziotto Luigi Spaccarotella. Da omicidio colposo a omicidio doloro. Hanno avuto coraggio, ma personalmente, fino a quando la sentenza non sarà resa definitiva dalla Cassazione, non ci crederò; perché negli ultimi 50 anni, non mi risulta che qualcuno delle forze dell’ordine abbia mai pagato per gli omicidi volontari e in alcuni casi premeditati, commessi in strada, nelle caserme, nelle carceri, e nei manicomi, ora O.P.G. – 18/12/2010
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Credo che gli O.P.G. dovrebbero essere chiusi e aprire delle strutture come l’O.P.G. di Castiglione delle Stiviere che è una struttura ospedaliera. I pazienti sono liberi di girare da soli, e sono trattati come malati. La Polizia Penitenziaria controlla solo il muro di cinta esterno, senza avere nessun contatto con i malati. Il deputato Ignazio Marino ci sta lavorando. Gli auguro che ci riesca, perché è inaccettabile che nel terzo millennio nel Paese Ocidentale ritenuto la patria del diritto e settima potenza mondiale, ci siano situazioni disumane e barbare come i nostri O.P.G., senza dimenticare le nostre carceri. – 19/12/2010
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La montagna ha partorito un topolino. La legge dell’ultimo anno può essere beneficiata solo da 1500 detenuti. E’ singolare che più passa il tempo e più la cifra si ridimensiona. Per risolvere il problema del sovraffollamento basterebbe abolire la custodia cautelare. Si eliminerebbero in un colpo solo tutti i problemi che il sovraffollamento ha causato.
Il capo del D.A.P, Ionta, ha dichiarato che los trumento del 41bis è valido, e lui lo ha sempre sostenuto. Che la discussione dei ricorsi del 41 bis concentrati al Tribunale di Sorveglianza di Roma è una norma di saggezza, perché la tematica richiede una omogeneità di tratamento. Che bisogna evitare i contatti con l’esterno.
Il dott. Ionta dovrebbe spiegare a cosa servono i divieti e le restrizioni della vivibilità interna che sfociano in cattiveria gratuita e in alcuni casi in tortura psicologica…
Dovrebbe dirci SE HA MAI VISITATO UNA SEZIONE DEL 41BIS.
SE IMMAGINA TUTTE LE SOFFERENZE CHE CAUSA IL 41BIS.
Essendo un magistrato sa bene che la norma di concentrare tutti i ricorsi del 41 bis a Roma è anticostituzionale, per violazione dell’art. 25 della Costituzione.. “Nessuno può essere distolto dal giudice naturale”. Limitare i colloqui con gli avvocati è anticostituzionale per violazione dell’art. 24 della Costituzione… “La difesa è un diritto sacro e inviolabile”. La legge e i diritti sono per le caste, per il popolino non c’è né legge né diritto. – 20/12/2010
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Ho finito di leggere un libro di Andreotti, un diario dal 1927 al 1990. La politica non è cambiata molto nel tempo. Una volta c’era più segretezza. Oggi anche per nuove tecnologie tutti gli altarini escono a galla, ma si tratta di cose che si facevano anche una volta. Nel 1984, annotava che bisognava cambiare la Costituzione per sintonizzarla alla Convenzione Europea. Sono passati 25 anni e nulla è cambiato, anzi penso che difficilmente cambierà, perché ci sono sacche di poteri e privilegi a cui non vogliono rinunciare, ad esempio tutta l’impalcatura antimafia che perderebbe tutto il potere che la foga giustizialista le ha procurato. Andreotti continuava dicendo che, prima di riformarla, la Costituzione andrebbe applicata. Cosa che non succede ancora oggi. – 21/12/2010
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