Questa è la seconda parte del libro che il nostro Nellino -Francesco Annunziata- detenuto a Catanzaro, sta scrivendo.
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Diventano contrastanti i sentimenti d’amore tra la felicità per avere trovato finalmente l’anima gemella e costringerla a vivere un amore castrato, monco, a metà.
Lui. Vorrei tanto prenderti per mano ed accompagnarti e accompagnarmi a te lungo il viaggio di questa vita che ci ha condotto a riunire le nostre anime chissà quanto disperse.
Ci vuole coraggio, molto coraggio per affrontare l’amore.
Sono pochi coloro che ci riescono in queste circostanze. L’egoismo prende facilmente il sopravvento, “legarti” a me, trattenerti accanto a me, assecondando il tuo desiderio, sarebbe da parte mia un atto di egoismo puro.
Sfuggo dalle mie sofferenze rifugiandomi in te.
Troppo grande il dolore sarebbe lasciarti andare via.
Non sono così forte come pensi. Altri ci riescono, io no. Eppure è quella la scelta più giusta da fare. In questo luogo l’amore non ci è concesso.
Si può amare una donna, e allo stesso tempo costringerla a condurre una vita senza il suo amore?
L’amore è anche saper rinunciare a qualcosa di così prezioso, è un sentimento troppo grande che non si può racchiudere in una parola.
Credo sia possibile scegliere di amare in molti modi.
Molte volte amare può voler dire soffrire, esistono amori che non vengono vissuti per tante ragioni: responsabilità, clandestinità, egoismo……
L’amore è un sentimento che quando si prova non si può rinunciare a esprimerlo.
Noi non ci siamo ancora visti, eppure parliamo di fare l’amore, desideriamo l’amore e lo vogliamo con tutte le nostre forze. Non ci siamo ancora visti, eppure non ci spaventa il tempo che ancora dovrà trascorrere affinché ciò accada. Ti giuro che scapperei da quest’amore se questo fosse possibile. “Odio” chi è fortunato, chi può incontrarti ogni giorno.
Non ci siamo ancora visti, eppure sappiamo di “noi”, più di quanto riusciamo a sapere di noi stessi. Dai nostri odori, sapori, anche se immaginati, li abbiamo comunque fatti nostri, ormai ci appartengono.
Non voglio rinunciare a te, anche se dovrei.
I ritardi delle poste italiane in una situazione del genere possono causare indicibili sofferenze, una storia d’amore vissuta nel 21 sec., col solo mezzo delle lettere, è paragonabile a quelle del medioevo con i piccioni viaggiatori… Purtroppo questo è uno dei problemi che si devono affrontare in queste condizioni. Il potere delle lettere a volte può essere anche quello di “ucciderti” per un imprevedibile ritardo dove nessuno ha colpe…
Vicini ma lontani… in una serata tra amici il pensiero corre veloce alla persona che vorresti in ogni momento accanto a te… Lo immagini fino a vederlo entrare da quella porta che inevitabilmente resta chiusa…
… Ciao Angelo,
che malinconia in questo momento…
Sono con gli amici, è il compleanno di una delle nostre “piccoline”.
Mi sento inquieta, ho il telefonino in mano con la sensazione di volerti chiamare. Forse in questo momento mi basterebbe sentire la tua voce. Forse No!
Pagherei per vederti entrare.
Pagherei per guardarti negli occhi e vederti sorridere.
Ti guarderei dal divanetto su cui sono seduta, un po’ di secondi, poi chiuderei il mio taccuino e lo poggerei sul tavolino che ho di fronte.
Mi alzerei e ti verrei incontro..
Ti abbraccerei, porterei il tuo volto sul mio petto, forse per farti sentire i bambini del mio cuore, forse per far sentire al mio cuore che finalmente può essere felice.
Vorrei poterti far sentire il rumore della pioggia mentre sei seduto vicino a me, rassicurandoti che non dovrai fare mai più sentire alcun altro rumore.
Farei in modo che gli altri continuassero a lasciarci soli, così come lo siamo stati fino ad ora.
Anche se la voglia di fare l’amore sarebbe tanta, sarei rimasta qui seduta con te, a farmi raccontare dai tuoi sguardi, dai tuoi occhi, tutto ciò che fino ad ora mi hanno raccontato solo delle parole scritte.
Ci sarei rimasta per ore.
Ci rimarrei per sempre!
Ti avrei vicino, avrei i tuoi occhi e starei a guardarti, provando emozioni ad oggi sconosciute.
Anche nel caos avrei udito i tuoi pensieri…..
Avrei finalmente potuto toccare le tue mani, che ora finalmente stanno addolcendo i miei palmi.
Ne posso sentire la sensazione.
Così come accade adesso mentre ti scrivo…
I wish you were here…
Se questo non so cosa sia, se questo non l’ho mai provato, né sentito, né compreso, adesso non mi spaventa, non temo ciò che sento.
Soltanto… vorrei tu fossi qui.
Il desiderio di aversi… di stare insieme… causa uno sconforto che non è percepibile ma solo intuibile, tra loro sanno che questa è una condizione che dovrà durare ancora per chissà quanto tempo e capita che in momenti un po’ così. Il cuore non ammette ragioni, che la ragione ben conosce.
Come si può fare per farsi sentire quanto più vicini possibile, come se fossero insieme nelle quotidianità? Ma sì! Anche se al giorno d’oggi pare che sia un gesto superato, è sicuro che a nessuna donna di questa terra, dispiace ritornare ai tempi che furono, quando gli uomini erano galantuomini galanti, gentili e cortesi, insomma prima che giungesse quella parità dei sessi per la quale le donne hanno tanto lottato e che ora sembra avere dei risvolti non tanto piacevoli; dal posto dove si trova e per le difficoltà che si possono immaginare incontrerà, per farle avere dei fiori, sarà sicuramente un gesto mai banale.
Lui:
Posso comprendere quanto possa essere difficile per te l’attesa di un momento, che tarda ad arrivare. Ricordi quando ti ho detto che forse l’amore da solo non può colmare tutte le altre necessità che comunque fanno parte dello stesso?
Tu mi chiamavi pazzo, cosa dici ora? Ora pare che il terreno sotto i piedi ti stia mancando, il tempo ti sembra interminabile. Neppure il più grande degli amori può vivere monco, castrato nei suoi elementi più fondamentali.
A me basta anche solo questo sorriso accattivante, mi basta anche solo che mi guardi, mi basta anche solo la tua ombra. Io non ti chiedo nulla se non pregarti di non farti male. Sarà difficile superare indenni ciò che ci aspetta.
Perdona le mie stupide paure, sono le paure di un uomo innamorato, che teme, a giusta ragione, di perdere un dono tanto prezioso, quale sei tu.
Sei così bella dentro e fuori, come posso pensare di trattenerti a me, se non potrai mai avermi, se non proprio mai, per ancora tanto tempo? Domani incontrerai un ragazzo che ti piace e al quale tu piaci, quale sarà il tuo freno? Un uomo che non hai mai visto?
Il nostro è l’amore ideale, ma questo esiste? Anche il più grande degli amori ha bisogno di un raggio di luce ogni tanto, noi non abbiamo neanche quello. Non abbiamo altro al di fuori di quello che sentiamo nei nostri cuori.
Lei:
Oggi ho ricevuto un pugno di stelle…
Erano chiuse in una busta da lettere indirizzata proprio a me!
In una giornata così soleggiata chi avrebbe potuto inviarmi delle stelle?
Sono sicura che se ti chiedessi di accendermi il sole, in una fantastica notte, solo per noi, tu lo faresti.
Sono sicura che se ti chiedessi di fermare il tempo, perché la mia carrozza non mi porti via dai tuoi sogni, tu lo faresti, ma saresti troppo preoccupato, per non farmi soffrire, da fare in modo, che io posticipassi la mia partenza prima che il sole spunti all’orizzonte.
Solo tu mi fai sognare, sorridere, sospirare, desiderare, soffrire, commuovere, emozionare, viaggiare, saltare, camminare.
Il fatto che ci si possa innamorare per corrispondenza è bellissimo, non riesco a capirne la possibilità, eppure dovrei ricredermi.
That something in my self I think is something from yourself.
Or maybe you are!
The other side of ourself.
Mi trasmetti tanta energia, la tua libertà, la tua bellezza, perché sei una persona bellissima, sei pieno di vita, di solarità, che quando ti leggo, non riesco a immaginarti, mentre mi scrivi. Mi dici che l’unico muro che ci separa è quello di cemento. E’ vero, ma ogni tanto lo dimentico anche io e quando me ne ricordo, vorrei sfondarlo!
I hope I’ll meet you tonight in my dreams.
Good night.
E’ tutto molto bello quello che stiamo vivendo. Forse, con un po’ di incoscienza. Quando si procede così verso l’ignoto tendenzialmente si dovrebbe avere anche un po’ di timore.
Come dicevi tu all’inizio, pensi dovremmo stare più attenti? Tu hai detto che io sno un treno in corsa che potrebbe fermarsi alla tua stazione. Se tu fossi un treno in corsa, ti fermeresti alla mia fermata?
Anche io come te sono molto fisica e penso sempre al futuro, ma c’è una filosofia secondo cui, per vivere bene con se stessi e con gli altri, bisogna pensare solo ed esclusivamente al presente, ora e qui.
Io adesso, in questo momento, sono un treno in corsa che ha deciso di fermarsi alla tua stazione.
Sali?
Hai ragione, uno matto come te non mi era mai capitato… Che bella sorpresa che sei, che bel regalo…
Se ho te vicino, no ho bisogno di altre stelle.
Io ti aspetto…
Frasi incomprensibili al resto del mondo, ma non al Cielo, che scruta e conosce i loro sentimenti. E’ testimone dei patimenti che infligge la lontananza e molte volte presta loro le stelle e la luna del firmamento a fare da messaggeri. A sconfiggere la distanza, questa volta, li soccorre il vento, altro fedele messaggero, che presta le ali al suono delle loro parole, parole d’amore… che si incrociano e confondono nello spazio che li separa, superando alte mura e recinti metallici…
Una finestra fatta di fredde sbarre, che si disinteressano dei sentimenti, che impediscono ricongiungimenti, che ti negano qualunque libertà. Anche quella di amare, di essere vicino a chi desideri e ti desidera con tutte le sue forze. Sbarre che ti negano la possibilità di toccare quella che senti essere l’altra metà di te stesso. Sbarre che ti costringono a vedere il sorgere dell’alba, un’alba già “tramontata”…”.
Una finestra dalla quale vedi il mondo che va avanti senza di te. Dalla quale ti fermi a contemplare l’orma, l’aurea, lasciata dalla figura che per Lui ha le sembianze di un angelo. Un angelo con “ali d’amore” che prima l’ha cercato, poi l’ha trovato e infine l’ha sconfitto un semplice… ti amo!
… che voglia infinita di viverti che ho!
Il sogno che il nuovo anno porta con sé è quello di incontrarsi, toccarsi… guardarsi e finalmente sorridersi negli occhi… ma, è un sogno che si infrange contro la sordità delle norme burocratiche che impediscono agli amori appena nati, non formalizzati, non certificati, non timbrati… come un “prosciutto”, di rivendicare il diritto di viversi… legittimamente un sentimento che va oltre un semplice pezzo di carta, che non abbisogna di un riconoscimento legale perché la sua legittimazione viene da una bel più altra Volontà… Autorità…
Stretti da un legame profondo come le fosse delle Marianne… la lontananza comincia a farsi sentire… E’ frustrante essere lontano dalla persona amata, non poterla abbracciare, baciare, coccolare, giocarci insieme…
Anche questo è il carcere. Soprattutto questo… Sei una proprietà… quella dello Stato. Ormai la tua vita non è più tua… La perdita della libertà non è solo fisica, ma anche spirituale… psicologica.
Non sei libero di decidere nulla… nemmeno di incontrare la persona per la quale saresti disposto a sacrificare la tua di vita…
Un nuovo inizio, come il nuovo anno. Un anno che serberà palpiti di cuore e sofferenze d’amore, gioie e dolori.
Lunghe attese, che a volte consumano intere esistenze, nella speranza della grande occasione, il grande Amore… che per alcuni potrebbe non giungere mai, per altri potrebbe arrivare troppo tardi… altri ancora se lo lasciano sfuggire per paura…
Chi invece ha il coraggio di coglierla, nonostante le difficoltà, gli ostacoli… vivranno… sì, potranno dirsi vivi… perché ogni storia d’amore ha in sé una forza, una energia capace di superare qualsiasi difficoltà…
Una nuova vita… come l’anno che sta nascendo… pregno di promesse… di aspettative… come l’amore che cresce e mette fine all’agonia dell’anno appena trascorso, chiudendo quello di una vita ormai passata… che sopravvive… ancorata in una realtà parallela… quella dei ricordi…
La penombra della sera presta il suo manto ai due amanti… celandoli al resto del mondo, ma non ai loro cuori, che sono esplosi in un turbine di emozioni… con un sentimento che travalica confini e dimensioni… divenuto irrefrenabile… indissolubile… vive in ogni fibra del loro essere… dei loro corpi…
Un incontro inaspettato… ma voluto… volato sulle leggere ali della sorpresa, del vento che ha guidato le loro poche parole, quelle che sono riusciti a pronunciare… che superando mura e cancelli, sbarre e spazi… hanno portato in quel luogo di desolazione… di separazione… di dolore, le speranze e la gioia che può portare solo un amore… un vero amore…
Ascoltare il flebile suono della voce dell’altro è stato come prendere coscienza della sua concreta esistenza. Rendendo reale quello che fino a quel momento era stato poco più che un sogno….
Lui:
Io sono innamoratissimo di te e questo sentimento, nel bene mi conduce alla felicità, ma ritengo che sia una felicità egoistica.
Son un generoso, pertanto non posso soffrire per questo.
Credo che certi momenti siano fisiologici in un uomo innamorato che pensa, prima di se stesso, all’altra persona. Quando penso a te, penso a una ragazza bella, fuori dal comune, che farebbe la felicità di qualunque uomo e che merita di essere felice. Io “la costringo” in un rapporto monco, l’attiro a me, cosciente delle enormi difficoltà che dovrà affrontare per sostenere un peso, come quello di un amore, con una persona che non c?é. Cero, io sto bene. Questa è LA MIA condizione. Non la sua.
Queste sono LE MIE colpe. La “costringo” ad amare un uomo che è in carcere, che è stato un delinquente, quindi domani sarà costretta ad affrontare il giudizio e i commenti che sono scaturiti da quelle convenzioni sociali secondo cui, ormai, chi è colpevole lo è per sempre. I litigi con i propri genitori, che comprendo e che comprenderai anche tu. Qualunque genitore desidera il meglio per la propria figlia e converrai con me che la notizia: mi sono innamorata di un “mafioso” o di un uomo che è stato condannato per mafia, è da shock. Il conflitto è aperto dentro di me. Un conflitto tra l’innamorato e il responsabile. Un conflitto tra quella che è la mia felicità odierna e quella felicità che, non puoi vivere tu oggi, a causa della mia assenza.
Amore mio, credimi, è bellissimo sentirsi dire che mi aspetterai tutta la vita, ma io so quanto sia una sofferenza. Non fraintendermi, tu aspetti, perché in questo momento non ha desiderio di altro, quindi è “facile” aspettare. Mi accorgo che stavo per intraprendere un discorso da “fidanzatino geloso”! 🙂
Come facciamo ad addentrarci in questi ragionamenti senza esserci mai sfiorati? Follia! Bhè! Devi riconoscere che, dal primo momento, ti ho sempre messa in guardia che qualcosa sarebbe successo, solo che dimenticavo di dirlo anche a me stesso! 🙂
… Ma questo incontro… altro non è stato che un sogno… un bel sogno… che quando è finito… ha riportato Francesco alla cruda realtà….
Il bello dei sogni… come sappiamo tutti… è che non costano nulla… e possono ripetersi tenendoci compagnia nelle notte più solitarie…
Lei:
Eccoci al nostro posto. Una volta incontrai un amico dopo avere trascorso la notte a scriverti, mi chiese cosa avessi, gli risposi che avevo passato la notte a scrivere ad un detenuto, ma non sapeva che non era “un detenuto”, ma un ladro d’amore.
“Ladro d’amore” converrà metterlo virgolettato… perché diversamente si rischia l’ennesimo processo… e qua non finiamo mai… :-)!
Lei:
…. Pensiero…
Vorrei tu non dimenticassi mai un concetto
tanto importante che ormai
è entrato a far parte di noi e che
probabilmente potrebbe aiutarci a “definirci”.
–
è un concetto fondamentale
in un rapporto come il nostro
perché ci da quel respiro che
ci fa vivere
ci da quel mordo allo stomaco che
ci fa sentire in bilico.
tra una emozione e un desiderio.
–
E’ un concetto semplice…
che poi non è soltanto semplice
o meglio: lo è nella misura in cui
è chiaro
è presente
è vivo
E’!
–
E’ un concetto che appartiene a molti ma
che per ognuno assume un significato diverso.
E’ qualcosa che scorre nel mio sangue
come vorrei scorresse nel uo
E’ un concetto che ci unisce
te ne sarai accorto che
ci guida in questo pazzo cammino che abbiamo scelto di percorrere
Scelto?
–
Non saprei…
certamente ce lo siamo ritrovati davanti e
ci ha affascinato
Pazzi noi
oltre quel gradino di luce
non ci abbiamo visto
ne ci vediamo granché
eppure ci ha conquistati
imponendoci di continuare
a percorrerlo
–
E ancora
nonostante non scorgiamo nulla
ogni volta che ci fermiamo
a rifletterci su
ogni volta che ci fermiamo
a guardare oltre
non facciamo altro che
rimanere abbagliati dalla luce che
–
in quel punto ci illumina
come se ci muovessimo mano nella mano
in una buia selva
ma a cavallo di una stella… che
poi sarà proprio buia?
Più che buia io la vedo variopinta
–
Misteriora
senza fine
senza bagliori
ma nemmeno senza ombre sinistre…
Ecco appunto
magari è questa stella che
ci accompagna che
non ci fa vedere oltre?
–
Pazienza
amore mio
finché tu sarai al mio fianco
il buio non mi toccherà
finché saremo insieme
attorno a me
altro non ci sarà
se non tanta luce e
la consapevolezza di
un lieto orizzonte.
–
dunque
utilizzo questo metodo che
magari ti porterà un po’ di confusione in più
dentro la tua testa
giacché non voleva riempirla di parole
ti tocca
amore mio
perché voglio stare con te
in ogni angolo della tua vita
perché tu non dimentichi mai
l’importanza e la realtà
di questo grande concetto
che cerco di comunicarti in questi piccoli foglietti
questo
è quello che ti voglio dire:
… … …
… …. secondo te? … ….
… … ….
… … …
…ti amo!!!!!
To be continued….. :-)!