Sull’orlo di un precipizio.. di Giovanni Zito
Giovanni Zito è sempre sorprendente.. Di lui ormai c’è abbondante materiale nel blog..
E colpisce sempre la sua capacità di passare dalla estrema tenerezza al dramma, dalla irresistibile ironia al dolore lancinante, dalla atmosfera favolistica alla cruda realtà. C’è una capacità notevole di cambiare frequentemente registri…
E se la cava anche con la poesia… come vedrete dal pezzo che pubblico oggi.. in cui il dolore si taglia a fette.. ma non è solo dolore.. e la scrittura sa contenerlo fino in certi momenti quasi.. trascenderlo..
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Io, prigioniero di una realtà,
nelle pagine dei miei slenzi,
condivido ancora il pensiero.
Sono qui come un angelo senza ali.
Tutto va come deve andare, nella regola,
come un vento che mi deve asciugare,
fresco e prepotente.
Questo enigma da svelare, indovinello delle parole.
Prigioniero di un sogno come le stelle.
Che vuoto dentro di me.
Nel mondo dei fantasmi, vivere negli scantinati,
e poi, fumo negli occhi, ancora come se io
fossi così. Bagnarsi il viso con il mare
e nascondersi. Crederci sempre.
Una immagine passata, romanzo già letto,
prigioniero presente, deliri dei sensi.
Un prestazione ermetica,
in questa trappola di parole.
Sono il respiro che si disperde contro un vetro,
inchiostro dei mie giorni, inveno un’altra
poesia, e quello che sto scrivendo.
Un’altra onda che viene e se ne va.
Tutta la voglia di raccontarsi. Certo, non sono un tipo da dimenticare.
Prigionireo da combattere,
sull’orlo di un precipizio.
Cancellare un momento dove cresce un sentimento.
Caro Giovanni grazie per averci donato la tua poesia
Un Abbraccio Magda
giovanni… ti abraccio. la tua poesia è chiara espressione di un sentimento forte che sei riuscito a trasmettermi…un affettuoso saluto
Ciao Giovanni,
ho letto con attenzione, è una bella poesia. te ne invio una che ho scritto quando avevo poco più di vent’anni, ora però il mio stato d’animo è molto cambiato ed è l’auguio che faccio a te , verranno altri giorni …credici.
“Ciao tristezza…entra pure e siediti qui con noi,gli altri amici sono già tutti qui:
il vuoto, il niente , la solitudine, l’amarezza.
Fermati anche tu tristezza, così io come ogni sera, prendo la mia testa tra le mani e piango.”
Ciao Giovanni, ora assaporo il benessere della solitudine.
tante cose cambiano nella vita anche quando sembra che non ci sia un’ombra di speranza bisogno al di là di tutto Sperare
Sandra
Leggere le tue poesie , mi lasciano sempre una scia di purezza e freschezza .
Quello che esce dal tuo cuore ,l’ho rende vivo ,e mi commuove .
Un grazie da Pina …
leggo, rileggo le tue parole, queste mi rimangono addosso come seconda pelle..
“Un’altra onda che viene e se ne va..tutta la voglia di raccontarsi..sull’orlo di un precipizio…cancellare un momento dove cresce un sentimento..”
non mi succede sempre, ma stavolta rimango in silenzio innanzi a quanto hai scritto..
so che vorresti un commento, ma le mie sono parole silenziose perchè non riesco a tradurle in parole scritte…
con sicera stima e affetto.
marialuce
Caro Giovanni…
mi rispekkio molto in ciò ke esprime la tua poesia e credo ke solo le persone ke hanno varcato il cancello di un carcere possono arrivare a percepire l’intensità di ogni parola…
ti abbraccio forte! Mary