Le Urla dal Silenzio

La speranza non può essere uccisa per sempre.

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Il mondo siamo noi.. di Pasquale De Feo


Il nostro Pasquale De Feo -detenuto a Catanzaro – ci ha inviato questo suo brano, contro la follia di ogni visione di discriminazione, abuso, marginalizzazione di altri essere umani in base a criteri assurdi, malati, fanatici.

Un testo di forte indignazione morale. 

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IL MONDO SIAMO NOI

E’ sempre chi gestisce il potere a creare differenze, alzare muri e alimentare separazione, mai i popoli, che subiscono ogni sorta di condizionamento funzionale per essere controllati e addomesticati da chi ci governa. La scienza ritiene che la popolazione mondiale discenda da esseri umani provenienti dal centro dell’Africa, e per il loro nomadismo, essendo cacciatori e raccoglitori, si sono sparsi in tutto il pianeta.

Il clima ha plasmato il calore della pelle e anche il calore dei capelli. Questo conferma che all’inizio eravamo tutti simili con la pelle nera.

Questo dimostra che le teorie razziste non hanno fondamento, sono solo le squilibrate teorie di scienziati, dittatori e pseudo profeti di qualunque natura. Pazzi criminali che per avere successo, arrivare al potere o imporre dottrine di qualunque tipo, stravolgono la realtà e inquinano  le menti della gente per raggiungere i loro obiettivi.

Il potere per mantenersi crea sempre un nemico, affinché le persone siano impegnate con l’odio a non avere pensieri razionali. Le separazioni che ne conseguono li fanno rimanere schiavi del padrone di turno. In Italia abbiamo avuto Cesare Lombroso, con tre mesi di soggiorno in Calabria teorizzò che i meridionali erano una razza incline alla delinquenza, creando il razzismo antimeridionale che dura tuttora, per legittimare una repressione di tipo coloniale e un saccheggio sistematico del Meridione.

Le sue teorie giustificarono stragi e crudeltà inaudite, una vergogna tutt’ora nascosta dalla censura della storia e dal segreto di Stato.

Queste elucubrazioni barbare non finiscono con chi le ha create, ma sopravvivono nel tempo e sono la causa di odi che contribuiscono alle tante piccole grandi brutture nel mondo.

Estirpare questa nuova pianta delle teorie dei profeti criminali dovrebbe essere l’imperativo di tutti, affinché non producano flagelli peggio delle epidemie.

Per costruire il villaggio globale basato solo sull’economia,  si consente di calpestare la dignità e i diritti dei popoli, si distrugge e si inquina l’ambiente, si innescano guerre e guerriglie, per alimentare la vendita delle armi, perché l’unico “Dio” che conta è il profitto.

Un mondo disumano non è quello che auspicano i popoli. Ciò che desiderano è la pace, l’eguaglianza, il benessere, la giustizia sociale e il rispetto della loro dignità. L’istruzione e una equa distribuzione del potere e della ricchezza alimentano la consapevolezza dell’eguaglianza. La conoscenza è l’arma per abbattere i pregiudizi alimentati da nazionalismi e fondamentalismi, che usano gli odi culturali, razziali e religioni per dividere e gestire il potere.

Il male non è radicato in noi, solo il bene lo è, perché noi siamo nati per il bene, l’amore e la libertà. Dovremmo sempre farli prevalere, affinché cresca in noi il virus da contrapporre ai pifferai magici che incontriamo sul nostro cammino, che seminano discriminazioni e distruzioni nel tessuto sociale.

Amare tutti gli esseri umani non è umanamente possibile. I nostri limiti ci impediscono un cuore così grande, ma tutti abbiamo la capacità di rispettare ogni essere umano.

Siamo nati uguali, è tempo che non sia solo una teoria, ma venga applicato anche nella quotidianità della vita.

Quando tutti gli esseri umani saranno considerati tali e avranno il rispetto della loro dignità, con il riconoscimento di tutti i loro diritti e una giustizia sociale in tutti i campi, ci sarà pace e fratellanza nel mondo.

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