Le Urla dal Silenzio

La speranza non può essere uccisa per sempre.

Gino Rannesi sul progetto di legge “processo lungo” e risposte ai vostri commenti

Anche Gino Rannesi commenta, con rabbia e tanta amarezza, l’approvazione da parte del Senato del progetto di Legge sul cosidetto “Processo lungo”  e sulla prospettiva di voler negare il rito abbreviato e ogni beneficio penitenziario alle condanne all’ergastolo… Ecco lo sfogo di Gino, di seguito alcune risposte ai vostri commenti:

Basta!!! Non voglio più sentire alcun TG.    A detta di molti pare che si stia materializzando l’ennesima legge ad persona. Il guaio è che con essa, ancora una volta, pare che saranno colpiti i carcerati. Si fa una legge ad persona e per “renderla meno amara” si colpiscono le persone comuni.  “Niente più rito abbreviato per i reati che prevedono l’ergastolo.” Nessuno spiega che però che cosa sia realmente il rito abbreviato e a cosa serva. Il rito abbreviato non si chiede per ottenere lo sconto di pena. Lo si chiede ad esempio quando la “difesa” dell’imputato ritiene che, sulla base della documentazione acquisita da parte dei p.m., le prove a carico del proprio assistito non siano tali da fargli rischiare una condanna. Il rito abbreviato gli consentirà di giungere in tempi ragionevoli alla sentenza di assoluzione. Ma, nel caso in cui lo stesso dovesse essere condannato, la pena massima non potrà superare i 30 anni. Lo “sconto” deriva dal fatto che la richiesta del rito abbreviato comporta la rinuncia  ad ascoltare i numerosi eventuali testimoni a discolpa che l’imputato potrebbe citare, ecc… ecc… Di conseguenza,  alla possibilità  che si possa giungere alla scarcerazione per la decorrenza dei termini.

Quindi, un processo rapido, che più delle volte si conclude con l’assoluzione. Rapido, quindi meno costoso, e con meno risorse da impiegare da parte dello Stato. Chiedere il rito abbreviato è un azzardo, ma con il c.d. il rito normale, per giungere ad una sentenza di assoluzione o  di condanna definitiva, nella migliore delle ipotesi,  ci vogliono almeno 10 anni. Anni che l’imputato a torto o a ragione passerà in galera.

Inoltre, pare che nel pacchetto già approvato al Senato, vi sia una legge che vieterebbe qualsiasi beneficio penitenziario ai condannati all’ergastolo. Gli ergastolani ostativi se la ridono, infatti, questi sono già esclusi da ogni qualsiasi beneficio. Morale della favola: l’ergastolo ostativo sarebbe stato esteso a tutti.  

Ne sapremo di più nei prossimi giorni.

In compenso, però, taluni soggetti potranno far durare i loro processi quanto basta perché questi vadano in prescrizione. Però non ditelo a nessuno, facciamo finta di niente, altrimenti per l’ennesima volta dovremmo subirci tutta la storia che loro sono onesti. E che lo dimostra il fatto che loro hanno reso il carcere duro, ancora più duro. Come se l’infliggere sofferenze a uomini inermi, renda i loro carnefici persone giuste e oneste. Ed infine eccola qua, la legge che sancirebbe senza dubbio alcuno che chi viene condannato all’ergastolo non potrà mai più uscire dal carcere. E questo a prescindere dal contesto in cui sarebbe maturato il delitto… bene. Gli stessi che per le loro malefatte non vogliono neanche essere indagati, continuano a macellare persone ormai inermi da decenni. Questa è la vita. C’è chi può e c’è chi non può. Non ridete forcaioli: la libertà la stanno togliendo anche a voi…

Conscio del fatto che questo mio scritto risulterà meno “brillante” del solito.

Buone vacanze a tutti. Ci risentiamo a settembre. Se Dio vuole.

 

Come passeranno il ferragosto gli ergastolani in lotta per la vita di Spoleto?

Ammazzando zanzare. Causa stress e nervosismo, taccio e chiudo, che è meglio…

Gino. Agosto 2011.

 

 

CELESTE- Ciao Gino, è la prima volta che ti scrivo. Che gioia per me quando leggo nomi di persone che scrivono per la prima volta. Celeste. Che bel nome. Nell’ultimo anno delle medie ricordo una ragazza che si chiamava come te. Era mora e bellissima. Io tredicenne, lei quindicenne. Io un bambino,  che però si sentiva malandrino, lei una “Donnina”. Mi fece tanto soffrire. Non mi degnava neanche di uno sguardo, inoltre non mi rivolgeva quasi mai la parola, ma quando lo faceva, però, era solo per ricordarmi che per lei altro non ero che un bambino monello… Il fatto che tu trovi interessante quello che scrivo non può che farmi piacere. Bene, in considerazione del fatto che hai scritto che: Dopo aver letto un commento fatto da un’altra persona, ossia, saluto tutti quelli che leggono e non scrivono. Non posso che ringraziare quella persona che ti ha spinto a scrivere. : Sono felice d’averti scritto. Ed’io sono felice d’averti letto. Ciao Celeste. A presto. Gino.

 

MICHELE- Altro che grande trio, ma che figura mi fate fare?

Ma come, non sapete ancora come richiedere la tessera di adesione all’associazione “Fuori dall’ombra” ? Mamma mia, e cuccumiungiu. (Sabina, per favore pensaci tu.)

Scrivi che sei davanti al computer unitamente a Salvatore ed Elena. Mizzica! Come ti invidio.

Ringrazio Salvatore per il bagno che mi dedicherà. Turi, ma ti sei forse dimenticato che una delle nostre ultime uscite è stata quando ci siamo recati alle Gole dell’ Alcantara?

Carciofi arrostiti e carne di cavallo… buona digestione. Lasciate qualcosa anche per me. Arrivo…

Va bene, grande trio, vi saluto con un fortissimo abbraccio. Vi voglio un gran bene. Baci. Vostro affezionatissimo Gino.

 

A NESSUNO- Caro nessuno, giacché ultimamente sono nervoso, mi rivolgo a te, diciamo per uno sfogo. Ultimamente non me ne va bene una. Il nervoso non mi passa, questo fa sì che lo stress aumenti sino all’inverosimile. Vorrei non avere nessuno, nessuno che aspetti che forse un giorno potrei uscire. Solo, vorrei essere solo come un cane. Questo mi consentirebbe di dare sfogo a tutta la “rabbia” compressa nell’anima mia. Invece no. Non sono solo. Qualcuno da qualche parte aspetta ancora il ritorno del figliol prodigo. Magari prima che la vecchiaia se li porti via. Ecco, questo, nonostante tutto, fa di me una persona di buon senso. E’ dura, con uno stato di cose che ti incita alla violenza, che ti incita a delinquere, è dura.

Ma io non voglio cadere, perciò non cadrò. Tuttavia, il fatto di non cadere, comporta immani sofferenze che qualcuno vorrebbe fossero senza fine. Dio mio, ma come si fa. Il mondo va in pezzi,così come anche la nostra nazione. Davanti alle desolanti prospettive di crescita, qual’ è la preoccupazione di taluni soggetti?

Quella di infliggere quanto più sofferenze possibili ai carcerati. Così facendo cercano di esorcizzare quelle che sono le loro malefatte… ricercatori di facile consenso. Quelli che più si accaniscono, sono gli stessi che più di tutti hanno gli scheletri nell’armadio. È facile riconoscerli…

Certo, il crimine va combattuto e fermato, a partire dalla corruzione. Questa è il male assoluto. La   corruzione, colei che è sempre stata la madre di tutte le mafie… Ciao nessuno, mi fermo qui che è meglio. Grazie per aver ascoltato il mio sfogo. Solo chi è con me, può veramente capire.

Nessuno.      

 

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7 pensieri su “Gino Rannesi sul progetto di legge “processo lungo” e risposte ai vostri commenti

  1. Alessandra lucini in ha detto:

    Caro Gino,
    vedo che il “rododentro” non viene soltanto a me, evito di guardare i tg da un po’ di tempo ma a volte, quando si è soli in casa viene voglia di sentire una voce e qualcuno mi capita di sentirlo…mi faccio delle grandi risate seguite da una grande rabbia. Quando penso che c’è troppa gente che crede alle fondonie, mi arrabbio.
    Sai che una sera ho tirato una ciabatta contro il televisore? non l’ho beccato e non so ancora dirti se purtroppo o per fortuna, poi rido…. credo che il nostro “essere” abbia un assoluto bisogno di conflitti, in mancanza delle persone, me la prendo anche col quadro malefico.
    ciao Gino, un caro abbraccio

  2. Celeste in ha detto:

    ciao gino non sai quando sono felice che mi hai risposto essendo nuova del sito ma allo stesso tempo vecchia.lo seguo da circa un anno mettendomi ha conoscenza delle cose che non immagginavo e non sapevo come ergastolo ostativoi ,il messaggio a nessuno è stato molto toccante .non puoi cadere e non cadrai perchè qualcuno fuori che ti aspetta con tanto amore .ho avuto il modulo per abbonarmi alla tessera come io tanti altri che si ricordano di quel bambino cresciuto troppo in fretta .aspettiamo con ansia il tuo libro .ciao celeste.

  3. Carissimo Gino, ti scrivo con uno stato d’animo particolarmente positivo.
    Ieri pomeriggio sono arrivato a Catania ansi, nel quartiere piu’ bello del mondo , il nostro quartiere Lineri.
    Appena arrivato, scarico i bagagli e vado in giro per cercare di incontrare vecchi amici d’infanzia per metterli a conoscenza delle tue uscite nel sito Le urla del silenzio e della lotta che state combattendo contro la legge vergogna dell’ ergastolo ostativo.
    Li ho informati che a presto pubblicherai un libro dal titolo Un bambino cresciuto troppo in fretta.

    Ho parlato a loro dell’associazione, fuori dall’ombra, per far capire il sostegno che persone come Nadia o Sabrina riescono con il proprio lavoro a farvi sperare e vivere nella lotta.
    Per fare in modo che tutto questo continui gli ho spiegato con mie parole , che bisogna aderire all’associazione fuori dall’ombra per fare in modo che tutto questo lavoro non vada in fumo.

    Caro Gino, come ogni anno in questo periodo vado a mare , quasi sempre a Fiumefreddo.
    Solitamente Mi assorbivo file chilometriche ai caselli e per non parlare del parcheggio, quasi sempre pieno ma anche per trovare un ombrellone libero non era facile.
    Stamattina stranamente nessuna fila ai caselli, nessun problema per il parcheggio ne tanto meno per trovare l’ombrellone , pochissima gente stamattina. Sarà forse per colpa della crisi?
    La crisi si respira.
    Tutto ciò non mi scoraggiava ma mi stimolavo ancora di piu’ nel chiedere il contributo per abbonarsi all’associazione.
    Molti con cui ho avuto modo di informarli delle tue uscite , mi dicevano,ma lo possiamo vedere pure oltre che leggere? possiamo mandare un saluto?
    Vedendo i loro occhi emozionati , prendevo coraggio e chiedevo loro il contributo.
    Secondo me molti di questi che anno contribuito non avevano neanche i spiccioli per il caffé.
    Alcuni, li guardavo negli occhi e capivo che non erano in possibilità , mi è bastato di vedere illuminarsi gli occhi nel parlare di te e la grande voglia di sostenerti, ugualmente gli ho fatto riempire il modulo e aderire all’associazione a spese mie.

    Mi sento di mandarti dei saluti di alcune persone che anno aderito all’associazione fuori dall’ombra e spero tanto che queste persone ti leggono e ti sostengono nelle tue uscite nel blog, comincio con pippo il barbiere,in ansia per il tuo libbro come una donna incinta, Franco il meccanico, Isidoro , Matteo fratello di pippo del bar, Gaetano il fratello del lattaio , Tuccio che ancora si deve abbonare ma domani lo farà come qualcun’altro.
    Mi sento di ringraziarli tutti per la loro collaborazione.
    Di quelli che tu già conosci , non potevano mancare i miei compari Mario , Salvuccio e Pippino il mago del panino.
    Caro amico fraterno,
    come tu sai sono “stitico ” a chiedere qualche favore ma oggi ne chiedo uno a Nadia Bizzotto,di salutarti con un forte abbraccio a posto mio.

    Nel salutarti , preciso che alle gole dell’ alcantara non è stata l’ultima manciata , li eravamo in 4 ricordi ?

    Appresto Salvatore.

  4. Questa storia è frutto della mia fantasia!!!

    Ciao Gino, come posso non ricordare quella bellissima giornata trascorsa alle gole dell’alcantara .
    Mi ricordo persino il menu di quel giorno, ci siamo mangiati le scaloppine di vitello al vino bianco nonostante il caldo torrido di quella giornata.
    Io non posso mai dimenticare una delle serate trascorse insieme a Ognina. In quella occasione ci siamo mangiati un panino , ti ricordi?
    La cosa che mi colpi particolarmente quella serata è stato sicuramente il tuo guardingo fiuto da ribellino. Ricordi Quei marpioni di professione che guardavano nel nostro tavolo ?
    Io pensavo guardavano le nostre donne , tu invece avevi già capito tutto e mi hai risposto ; Quelli non guardano le nostre donne , guardano la mia collana, con un tuo gesto da “vivace” , ti sei alzato e ti sei avvicinato a loro con la scusa di pigliare i bicchieri sopra il bancone. Sbottonandoti la camicia gli hai evidenziato visibilmente la tua splendida collana a piu’ non posso.
    Il “vivace “ aveva ragione.

    Ricordo ancora le risate che ci siamo fatti quando dopo una giornata passata a mare ad Agnone bagni ci siamo recati a Carlentini per farci una passeggiata. Giunti ad un semaforo uno zingaro ci chiedeva l’elemosina, mettendo IL braccio con il cestino pieno di soldi spiccioli dentro il nostro finestrino: Fate la carità!
    Il vivace in un battibaleno gli afferra il cestino, prima e seconda, si allontana di circa 30 metri e poi si ferma di botto. Mette la retromarcia e si riavvicina al tizio dell’elemosina e gli dice: tieni il tuo cestino con tutti i tuoi soldi , la prossima volta il cestino non metterlo dentro la macchina delle persone , per qualcuno puo’ essere un dono e poi ogni tanto svuotalo .

    Mi fermo, non vado avanti , ma di ricordi che mi legano al mio fraterno amico ne ho in testa tantissimi .
    Come si dice una è poco e tre sono troppe, mi fermo a due e aspetto se sono di tuo gradimento .

    Ti mando i saluti del tuo fratellino Davide che a piu’ presto ti scriverà .
    Un abbraccio Salvatore

  5. Gino dimenticavo, Ho sentito dire che ci sono delle associazioni animaliste , che vi vogliono addossare altri ergastoli per le troppe stragi di zanzare nel penitenziario di Spoleto.
    Fatevi mordere senza reagire!

  6. Enzo in ha detto:

    Ciao Gino,stamattina ci siamo visti con Salvatore e siamo rimasti a parlare un bel pò davanti al solito bar di Lineri, tra l’altro abbiamo parlato anche dell’associazione Fuori dall’ombra ,di cui io avevo già letto nel blog.
    Ringrazio tutti coloro che hanno aderito all’associazione e chiedo a chi non lo ha ancora fatto di iscriversi.
    Ho notato anche che qualcuno da quache tempo non ti scrive e invito tutti a farlo.
    Nel salutarti ti ricordo che tanta gente del quartiere (nostri coetanei ) parla e si ricorda di te con tanto affetto.
    Un saluto e un caloroso abbraccio
    Enzo Bruno
    Un saluto a Salvatore ca è u nummuru 1

  7. Sabina in ha detto:

    Chi desidera iscriversi al’associazione “Fuori dall’ombra” può chiedere il modulo di adesione mandando una mail a uno di questi indirizzi:
    associazione.fuoridallombra@gmail.com
    erasmuszed77@yahoo.it

    Ciao Gino, ti riscrivo prima di mercoledì.
    A presto!
    Sabina

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