Le Urla dal Silenzio

La speranza non può essere uccisa per sempre.

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Diario di Pasquale De Feo 22 giugno – 22 luglio

Il diario di Pasquale De Feo (detenuto a Catanzaro)… ecco il mese di luglio.

Questo appuntamento ormai è un classico, ed è una delle occasioni più coinvolgenti che il mondo del Web offre sulla realtà penitenziaria. Una sorta di costante bollettino – “piccolo libro” dove “Un uomo nel carcere” parla di sè, del carcere e del mondo; alla luce sempre del suo “mondo” interiore, mediando gli eventi con gli occhi che porta, le esperienze vissute, e riconsiderandoli e interpretandoli nel magma di un pensiero da anni dedicato allo studio, alla ricerca, alla riflessione.

Parliamo naturalmente di (Pasquale De Feo) detenuto giudicato “non maturo” per godere della possibilità di usufruire dei benefici, sembra (secondo le parole dell’educatrice dallo stesso Pasquale riportate) perchè, detta in soldoni “critica troppo e scrive troppo”. Vi rimando all’introduzione del primo testo in cui si parla di questa “valutazione” (vai al link… https://urladalsilenzio.wordpress.com/2011/05/29/diario-di-pasquale-de-feo-22-aprile-21-maggio/) se siete appassionati di scienze fiction, o di lettetatura grottesca, o magari anche solo estimatori del surrealismo.. sigh..:-)

A prescindere, rimane un problema concretissimo, che investe tutta l’amministrazione pubblica, e su cui è utile riflettere costruttivamente. Quello dell’adeguatezza morale, culturale ed esperienziale delle persone chiamate a svolgere determinate funzioni (parlo in senso ampio, ripeto, ben oltre il carcere) alle funzioni stesse. Un radicale rinnovamento si attua non solo cambiando leggi e regolamenti, ma anche rinnovando degli uomini, mettendo le persone giuste al posto giusto.

Il diario di Pasquale è sempre un viaggio. Si “sente” il carcere, si parla di carcere, diritto, pena, giustizia.. ma è uno scrivere alieno ad ogni autoreferenzialità e monodimensionalità. Dalle inferriate si aprono sguardi sul mondo, non solo come attuali eventi, ma anche pensiero culturale-storico, in senso lato. Dalla scienziata dell’antica Grecia vittime delle folle aizzate dalle gerachie ecclestiche, Ipazia.. alle proposte per “internet libero”… all’ex funzionario della Camera che ha aperto un Blog sulle magagne del Parlamento.. alla feroce repressione dei No Tav.. al testamento biologico e tanto altro.

C’è anche, a dire il vero, uno di quei momenti che ho cercato sempre di evitare, da quando è nato il Blog. Che insomma ci si faccia apprezzamenti a vicenda.. o  di riportare belle parole sugli amministratori e la loro azione. Infatti, non li riporto quasi mai, quando posso, e nel contempo, diamo libertà totale anche alle critiche più dure (abbiamo pubblicato anche commenti feroci). Questa volta il testo in cui Pasquale parla del mio libro è contenuto proprio nel suo diario. Non riportarlo sarebbe stato un taglio a un testo che è stato immaginato per essere integralemnte pubblicato. Per questo ho lasciato quei riferimenti di Pasquale, che comunque su un piano personale ringrazio.

Prima di lasciarvi alla lettura integrale del diario.. voglio.. come al solito.. riportare alcuni passaggi in particolare…

Pasquale in un passaggio scrive..

Stamane sono andato a un corso istituito da una associazione di volontariato. Si basa sull’economia quotidiana: matematica, conciliazione (la nuova legge sui processi civili), e come aprire e gestire una attività. Mentre stavamo facendo alcune cose sulla matematica, mi sono guardato intorno. Tutti e dieci componenti del corso siamo dei condannati col famigerato 416 bis C.P. Pertanto esclusi da qualsiasi opportunità imprenditoriale, e anche nel ramo della conciliazione, essendo una specie di giudice privato. ” (1 luglio)

Ma se fosse davvero così.. allora perchè non utilizzare gli stessi fondi che vengono spesi per questi corsi… per fare corsi realmente utili e “spendibili” da parte dei detenuti?

C’è poi un passaggio abbastanza delicato. Pasquale scrive..

Pensando a quello che ho scritto ieri, e ricordando il discorso del Presidente della Repubblica qualche mese addietro, sui dieci magistrati vittime di agguati della criminalità e della politica, aveva detto che avevano salvato la democrazia. Non condivido questa affermazione, perchè la casta della magistratura non ha niente a che vedere con la democrazia, anzi  si sono sempre messi a disposizione del potere di turno, come fecero con il fascismo e non mi risulta che ci fu qualcuno che dissentì.” (5 luglio)

Su questo passo mi tocca dire che il mio disaccordo con Pasquale è integrale. Dobbiamo stare attenti tutti a non fare, anche involontariamente e in buona fece, quello che viene fatto verso alcune categorie di persone.. come i detenuti, i tossici, gli zingari, ecc.. ovvero generalizzare. Non dobbiamo farlo neanche con le guardie, e con i magistrati. Il Presidente della Repubblica questa volta ha detto una cosa sacrosanta, secondo me. Quei magistrati uccisi dalla criminalità, e abbandonati dallo Stato, spesso perchè scomodi.. sono Eroi. E dobbiamo essere onorati di averli avuti nel nostro paese. Il fatto che poi il mono della magistratura è ANCHE una casta, che le vittime della magistratura siano tantissime e spesso non considerate.. non ci deve mai impedire di vedere il grande valore che ha rappresentato e rappresenta l’opera di alcuni magistrati.

Poi, Pasquale scrive…

Hanno fatto un  blitz a Napoli, arrestando alcune persone. Tra gli inquisiti c’era il capo della mobile di Napoli, ritenuto un eroe per gli arresti di latitanti fatti in passato. Gli stavano facendo anche un film, bloccato dopo questa inchiesta. Lui non è stato trasferito, ma trasferito alla Criminalpol di Roma. ” (8 luglio)

Concordo pienamente con lui, su questo punto. Il mio ragionamento va al di là di questa persona in concreto, che potrebbe benissimo essere innocente. Ma si incentra sulla realtà “castale” che esiste in Italia. In certe inchieste se appartieni a contesti umili o non hai particolari protezioni e non fai parte di particolari corpi sei trattato con un rigore implacabile.. chi invece fa parte di altri “mondi” è (troppo spesso) trattato con i guanti di velluto.

Adesso passiamo all’intermezzo comico. Pasquale scrive:

Avevo regalato il libro di Carmelo a un mio amico che si trova nel carcere di Salerno, glielo avevo spedito con una busta di spedizione. Oggi ricevo la sua lettera, dove lui mi informa che ha ricevuto il libro, ma che ancora deve leggerlo, perchè è fermo al magazzino, e per le cervellotiche disposizioni della direzione del carcere di Salerno, deve fare uscire il libro tramite colloquio con i familiari, e gli stessi glielo devono spedire, non per corrispondenza, ma con un pacco postale. ” (23 giugno)

Ah.. le meraviglie della mente umana…:-).. non so voi, ma io dopo che leggo di simili strategici interventi mi sento.. già più sicuro..:-)

In un altro punto, Pasquale ritorna sulla sua vicenda penitenziaria e sulle possibiità che gli vengono negate:

“Dopo vari colloqui avuti con gli operatori del trattamento rieducativo per i benefici penitenziari, ho capito che è inutile sperare che possano concedermi qualche giorno di permesso per trascorrerlo insieme a mio padre. Devo rassegnarmi e convincermi che, come è successo con mia madre, lo stesso succederà con mio padre, non lo rivedrò più da vivo. Devo farmene una ragione e prepararmi all’evento per evitare che la sofferenza mi annichilisca per troppo tempo, come successe con mia madre.  Il sistema è spietato. Deve distruggerti in tutto, anche negli affetti più cari. Non si accontenta di seppellirti vivo, toglierti l’intera vita, limitarti in tutto. Vuole punirti anche in ciò che ami, affinché il ciclo di dolore sia completo. Non ci si abitua mai a tutte le crudeltà che in tanti anni ha subito. Ma bisogna essere forti per non soccombere al carcere. Meglio morire in piedi che strisciando, inginocchiati.” (26 giugno)

Se ne è già parlato.. una persona come Pasquale considerata  -dopo trent’anni e dopo un percorso umano e culturale eccellente-  non adeguata ai benefici è lo specchio di quella grande mancanza di responsabilità, competenza e coraggio che tocca ogni settore di questo Paese. Una persona capace di dare tantissimo, viene lasciata, dopo oltre 3o anni, ancora “immobilizzata”. Non gli si permette neanche di vedere il vecchio padre, come non gli è stato permesso di vedere la madre, che ora è morta. Allo stesso tempo si è disumani e ingiusti.

Pasquale sa poi salvare dal mondo incessante dell’informazione.. flash su immagini di speranza.. come questa..:

Li chiamano gli angeli della monnezza. Tramite la rete si sono passati la voce e stanno pulendo Napoli. Si chiamano CLEANAP. Si danno appuntamento nel luogo che vogliono pulire, una piazza o una strada, e, armati di guanti, scope e spugne, lavano per bene il posto scelto. Ciò ha contribuito a fare partire anche la raccolta differenziata. “

Concludo con un momento molto intimo, delicatissimo, e commuovente. Quando Pasquale scrive:

L’amica Antonia mi ha mandato la copia di tutto il diario  dall’inizio fino ad oggi. Nel leggerlo ho trovato le repliche di una mia nipotina.. Annamaria. Le sue parole piene di affetto mi hanno riempito il cuore di gioia. Le voglio un bene dell’anima, anche se non la conosco di persona, ma solo in foto. Ha un posto speciale nel mio cuore, e quando occupa i miei pensieri riempie tutto il mio mondo. Mi rende felice ogni volta che mi scrive. Vorrei tanto conoscerla. Mi auguro che un giorno non lontano arrivi questo momento. Nel frattempo la tengo stretta a me con tutto il bene che nutro per lei.” (29 giugno)

Quanto amore…  questa Nipotina è come un lago nel suo cuore. E pensate che di lei.. ha potuto vedere solo le foto. Non ha potuto incontrarla neanche una volta.

Basterebbe solo questa citazione, più di mille parole…

Vi lascio al diario di Pasquale De Feo.. mese di luglio.

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Ieri avevo ascoltato dai notiziari l’intercettazione in carcere di Michele Misseri e di sua moglie Cosima, che la procura ritiene la prova della colpevolezza di Cosima e Misseri. Mi pareva strano che era stato estrapolato un piccolissimo frammento dell’intercettazione.

Chi come me ha subito queste nefandezze dalle procure, coglie subito queste anomalie. Sto parlando dell’omicidio della piccola Sarah Scazzi ad Avetrana, in provincia di Taranto.  Oggi un giornalista ha intervistato Michele Misseri su questa intercettazione. Lui gli ha raccontato il contesto del discorso. Alla fine appariva diverso da quello che la procura aveva voluto trasmettere alla gente disinformandola. Il contesto è la sala colloquio del carcere di Taranto. Cosima Misseri va a trovare il marito Michele. La prima cosa che gli chiede è del perchè aveva dato 5-10 euro a Sarah, il marito risponde che non c’era motivo, la moglie continua.. “non è che l’hai violentata?” Il marito risponde di no, la moglie fa un’espressione non convinta, e il marito gli dice.. “se tu vuoi che dica ch l’ho violentata lo farò”.. la moglie risponde che deve dire solo la verità. Insomma, la moglie che voleva sapere la verità diventa un’accusa nei suoi confronti, e la procura in modo fraudolente distorce la realtà. Il giornalista si è comportato da mascalzone, perchè ha detto di non credere a Michele Misseri, ha fatto il gioco della procura, quando Misseri non poteva mentire, essendo che la registrazione è agli atti.

Sono convinto che Cosima Misseri e la figlia Sabrina sono innocenti. La loro sfortuna è che le procure, come spesso accade, si innamorano di una tesi, oppure, per ragioni  mediatiche scelgono i colpevoli, e credo che ciò sia successo anche in questo caso. Ritengo che il maggior responsabile di questo ginepraio sia stato l’ex avvocato di Michele Misseri, che invece di essere l’avvocato di fiducia di Michele Misseri, era la quinta colonna della  Procura, e ha fatto fare tutte quelle dichiarazioni a Michele Misseri, ed ora non è più credibile, anche se dal primo momento si è autoaccusato del delitto.  –  22-06-2011

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Avevo regalato il libro di Carmelo a un mio amico che si trova nel carcere di Salerno, glielo avevo spedito con una busta di spedizione. Oggi ricevo la sua lettera, dove lui mi informa che ha ricevuto il libro, ma che ancora deve leggerlo, perchè è fermo al magazzino, e per le cervellotiche disposizioni della direzione del carcere di Salerno, deve fare uscire il libro tramite colloquio con i familiari, e gli stessi glielo devono spedire, non per corrispondenza, ma con un pacco postale. Questa non è  burocrazia, ma è dispotismo allo stato puro, il prototipo delle baronie feudali. Ormai non mi meraviglio più quanto sento di queste assurde e cieche disposizioni, perchè ciò è passibile per la complicità dei Magistrati di Sorveglianza, i Provveditorati regionali, e le Procure locali; ma principalmente dell’organo supremo del sistema penitenziario, il D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) del Ministero della Giustizia.

Ci sono tanti abusi e piccole torture quotidiane. Tutti sanno, ma nessuno fa niente. C’è un’omertà istituzionale ferrea. Raramente viene fuori un pentito. L’ultimo che ricordo fu un infermiere penitenziario, lo mandarono al G8 di Genova e fece servizio nella caserma di Bolzaneto. Raccontò ai magistrati tutte le torture avvenute nella caserma di Bolzaneto. Scrisse anche un libro “io, l’infame di Bolzaneto”. E’ stato emarginato e trattato come un appestato. Lessi una sua intervista. Il sistema penitenziario ha lati oscuri, come le segrete dei castelli del medioevo.  –  23/06/2011

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Oggi iniziano tre giorni di sciopero -24, 25, 26. Li ha organizzati l’associazione Liberarsi, anche per dare sostegno a Marco Pannella che sta facendo lo sciopero della fame per protestare contro  il sovraffollamento nelle carceri, e per l’emanazione di una amnistia. L’associazione Liberarsi l’ha organizzata anche per aderire alla giornata internazionale dell’ONU contro la tortura, indetta il 26 giugno. Per ricordare la tortura dell’ergastolo, che è una pena di morte diluita nel tempo, infinita e crudele, ed è umanamente inaccettabile, come insegnava Aldo Moro.  Per ricordare la tortura del 41 bis, che è stato legalizzato istituzionalizzandolo. La legge più infame che la Repubblica italiana abbia emanato nella sua storia. Per ricordare la tortura degli O.P.G. (Ospedali Psichiatrici Giudiziari). Una sorta di ergastolo bianco, una misura di sicurezza legata all’idea lombrosiana della “pericolosità sociale”, priva di un fine pena definito (quel criminale di Cesare Lombroso c’entra pure in questo). Per ricordare la tortura del quotidiano sovraffollamento carcerario. Settantamila persone pigiate come sardine e in condizioni di degrado assoluto, dove i suicidi si susseguono con  frequenza regolare. La politica non interverrà. Ormai è lontana dalla realtà e dai disagi, che causa anche con le sue assurde leggi. Nonostante tutto ciò, bisogna sempre fare qualcosa. Sono del parere che lottare è sempre meglio che non fare niente.  –  24/06/2011

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Luigi Manconi, ex viceministro della giustizia nel governo Prodi, sociologo e presidente dell’associazione “A buon diritto”, insieme alla ricercatrice dell’associazione e coordinatrice di siti “innocentievasioni.net” e “italiarazzismo” hanno scritto un libro “Quando hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri” (Il Saggiatore).

Nel libro sono raccontati tredici storie di persone.. tutte con un tragico epilogo. Le conosco quasi tutte, perchè in una trasmissione di Lucarelli a Rai Tre furono illustrate, e si capiva chiaramente che furono degli omicidi fatti passare per suicidi. L’uso deliberato e sproporzionato della forza.. per affermare cià che ritengono un loro diritto di superiorità… quando si oltrepassa  il portone di una caserma, carcere e O.P.G. In quel momento diventano spietati e sordi al buon senso di umanità, sicuri dell’impunità assicurata dallo Stato. Manconi scrive “contrastare quelle illegalità e qualunque abuso e comportamento irregolare, chiunque ne sia il destinatario”. Fino a quando ciò non sarà la normalità, questi episodi continueranno sempre.  –  25/06/2011

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Questo governo una ne pensa e cento ne combina. Una elle ultime che ha fatto è stata quella di chiedere ogni mese il certificato di essere ancora in vita a tutte le persone che usufruiscono ella Legge Bocchelli. Questa legge fu emanata per dare un vitalizio a tutte le persone della cultura, arte, spettacolo e sport che vivevano in uno stato di indigenza. Ormai non si preoccupano più di quello che fanno, sono lontani dalla vita reale e non  se ne rendono conto. In Italia, in tutti gli uffici pubblici e privati si chiedono milioni di certificati. La legge Bassanini del 1997 li aveva dimezzati, e con il tempo si prevedeva di ridurli allo stretto necessario, che sarebbe circa 6 milioni. Ma purtroppo lo Stato alimenta ciò che vorrebbe ridimensionare. Pertanto inventa una lotta titanica snellire la burocrazia e renderla a misura della gente.  –  26/06/2011

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Dopo vari colloqui avuti con gli operatori del trattamento rieducativo per i benefici penitenziari, ho capito che è inutile sperare che possano concedermi qualche giorno di permesso per trascorrerlo insieme a mio padre. Devo rassegnarmi e convincermi che, come è successo con mia madre, lo stesso succederà con mio padre, non lo rivedrò più da vivo. Devo farmene una ragione e prepararmi all’evento per evitare che la sofferenza mi annichilisca per troppo tempo, come successe con mia madre.  Il sistema è spietato. Deve distruggerti in tutto, anche negli affetti più cari. Non si accontenta di seppellirti vivo, toglierti l’intera vita, limitarti in tutto. Vuole punirti anche in ciò che ami, affinché il ciclo di dolore sia completo. Non ci si abitua mai a tutte le crudeltà che in tanti anni ha subito. Ma bisogna essere forti per non soccombere al carcere. Meglio morire in piedi che strisciando, inginocchiati  Nietzsche aveva ragione “la sofferenza che non ti uccide ti rende forte”. Posso affermare con consapevolezza che il sistema è più criminale di quello che sono stato io nel passato, ed oggi la mia nuova visione della vita sbatte contro il dispotismo di questo apparato burocratico che non conosce umanità.  –  27/06/2011

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Ho letto un aticolo.. “mai più tossici, ma malati da curare”. Questo lo sappiamo anche noi ignoranti detenti, che i tossici sono malati, solo che lo Stato non vuole saperlo. Li butta in cella, riempiendoli di psicofarmaci per farli dormire tutto il giorno, lavandosene le mani, anche se le cure in una comunità costano un terzo della spesa per metterli in carcere. Lo Stato non si comporta da buon padre, ma da padre sciagurato. Crede che chiudendo  ogni problema sociale nel perimetro elle mura del carcere risolva tutti i problemi. Non fa altro che rinviarli nel futuro. Un giorno usciranno dal carcere e il problema si riproporrà moltiplicato, perchè molto peggiorato. La cura è la soluzione migliore, per recuperare dei malati e dare loro la possibilità di avere un futuro da normali cittadini. I tossicodipendenti sono una sciagura per le loro famiglie, perchè le distruggono in ogni senso, e nessuna famiglia che ha attraversato questo ciclone sarà più come prima. Lo Stato dovrebbe prenderne coscienza e ascoltare gli specialisti del settore e non affidarsi a politici fanatici come il senatore Giovanardi.  –  28/06/2011

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L’amica Antonia mi ha mandato la copia di tutto il diario  dall’inizio fino ad oggi. Nel leggerlo ho trovato le repliche di una mia nipotina.. Annamaria. Le sue parole piene di affetto mi hanno riempito il cuore di gioia. Le voglio un bene dell’anima, anche se non la conosco di persona, ma solo in foto. Ha un posto speciale nel mio cuore, e quando occupa i miei pensieri riempie tutto il mio mondo. Mi rende felice ogni volta che mi scrive. Vorrei tanto conoscerla. Mi auguro che un giorno non lontano arrivi questo momento. Nel frattempo la tengo stretta a me con tutto il bene che nutro per lei.  –  29/06/2011

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I leghisti fanno tanto casino per i rifiuti di Napoli. Come al solito dimenticano i loro trascorsi, quando sotto la loro amministrazione avevano un problema analogo a Milano. Quando il sindaco di Milano era il leghista Formentini, la città era piena i rifiuti come Napoli. Si rivolse  al Presidente della Regione Emilia Romagna, che all’epoca era Bersani, e i rifiuti di Milano furono sversati in Emilia. Con onestà Formentini l’ha dichiarato su  un quotidiano in un’intervista. Credo che l’abbia fatto per fare capire che bisogna aiutarsi tra amministrazioni. Borghezio, come è suo costume, deve dare il tocco di classe in ogni dichiarazione.. “Roma è sporca come Calcutta”. Le sue bestialità servono, credo, solo per farlo stare bene. E’ la sua natura. La decadenza della politica italiana deriva maggiormente da questi tristi figuri. Dimenticano i leghisti che le discariche del Sud sono sature, perchè sono piene di tutti i rifiuti speciali delle regioni del Nord, che hanno rovinato la Campania, che un tempo era considerata Felix, perchè era la più fertile d’Italia.  –  30/06/2011

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Stamane sono andato a un corso istituito da una associazione di volontariato. Si basa sull’economia quotidiana: matematica, conciliazione (la nuova legge sui processi civili), e come aprire e gestire una attività. Mentre stavamo facendo alcune cose sulla matematica, mi sono guardato intorno. Tutti e dieci componenti del corso siamo dei condannati col famigerato 416 bis C.P. Pertanto esclusi da qualsiasi opportunità imprenditoriale, e anche nel ramo della conciliazione, essendo una specie di giudice privato. Questi corsi sono finanziati allo Stato,  nei vari rami della sua amministrazione. Ministro ella Giustizia, regioni, province  e comuni. Mi chiedo.. se non possiamo adoperare ciò che impariamo… perchè lo Stato spende questi fondi che non hanno una finalità né rieducativa per un futuro reinserimento  e né materialmente dopo avere scontato la pena? L’impressione è che lo Stato truffa sia se stesso e sia la società civile. Credo che i detenuti e il carcere in generale siano un buon business, e pertanto tutto viene fatto affinchè le repliche al teatro siano infinite.  –  1/07/2011

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Su un quotidiano c’era la foto di una volpe morta per colpa dei rifiuti. Aveva la testa infilata in un barattolo ed era rimasta soffocata. L’associazione cacciatori altoatesini denunciavano il pericolo mortale che i rifiuti rappresentavano per gli animali selvatici. Non sono non si dovrebbero lasciare i rifiuti quando si va in giro nei boschi e nelle montagne, ma si dovrebbero chiudere tutte le discariche nei parchi nazionali, sia per preservare i luoghi e sia per evitare pericoli alla fauna.  –  2/07/2011

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In Sicilia, a Vittoria, in provincia di Ragusa, nei confini delle acque territoriali della costa ragusana, a una profondità tra i 9 e i 60 metri, vogliono prelevare la sabbia per adoperarla per le spiagge del Nord che sono state erose dal mare. I pescatori si oppongono, perchè tutto questo raschiamento asporterà tutto, uova e specie ittiche. Sarà la distruzione totale e la tomba della pesca. Non basta al Nord usare il Sud come mercato per i loro prodotti e come discarica per i rifiuti tossici. Ora lo vogliono usare anche come cava. La singolarità di queste notizie è che non hanno risonanza mediatica, ma sembrano quasi che vengono occultate dai quotidiani nazionali. Si trovano solo nei quotidiani locali.  –  3/07/2011

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Dopo avere letto un articolo su  un PM che è stato messo in aspettativa per infermità mentale, perchè aveva ipotizzato che il delitto di Melania Rea, la moglie del caporale militare in servizio ad Ascoli Piceno..  fosse stato un omicidio avvenuto in ambito militare da parte di una setta satanica massonica. Il PM in questione si chiama Paolo Ferraro, in servizio alla Procura di Roma. Non credo fosse la prima volta che avesse comportamenti simili. L’hanno fermato adesso perchè il caso di Melania ha molta risonanza mediatica. Chissà quante ne ha combinate in passato. Ma finchè si trattava del popolino, la corporazione dei magistrati l’ha protetto e coperto. Mi viene in mente il PM di Torino che sul quotidiano “Fatto quotidiano” del 27 febbraio 2011, delirava che l’ergastolo si sconta con 15 anni e mezzo di carcere. Questi episodi sono solo la punta dell’iceberg. Per questo motivo ci vorrebbe una legge che istituisca un controllo periodio di salute psichiatrica  e di capacità di saper svolgere il proprio lavoro, per tutti i magistrati.  –  4/07/2011

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Pensando a quello che ho scritto ieri, e ricordando il discorso del Presidente della Repubblica qualche mese addietro, sui dieci magistrati vittime di agguati della criminalità e della politica, aveva detto che avevano salvato la democrazia. Non condivido questa affermazione, perchè la casta della magistratura non ha niente a che vedere con la democrazia, anzi  si sono sempre messi a disposizione del potere di turno, come fecero con il fascismo e non mi risulta che ci fu qualcuno che dissentì. Nell’Università ci furono dodici professori che dissentirono, nella magistratura nessuno. Furono molto zelanti anche con l’adesione ai Tribunali Speciali. Nessuno ha ricordato, nè tantomeno l’ha fatto il Presidente, delle migliaia di vittime della magistratura. Ogni tanto quando conviene alla politica, vengono ricordati i fatti più eclatanti come quello di Tortora. Tutti i giorni ci sono vittime da parte della corporazione dei giudici, anche con suicidi, famiglie distrutte ed economie rovinate. Ma viene tutto coperto dal loro potere di censura e dall’omertà istituzionale. I magistrati non pagano mai per i loro misfatti. Hanno la certezza dell’impunità assoluta, pertanto parlare i una dittatura  giudiziaria non è campato in aria. L’evidenza dei fatti non si può smentire.  –  5/07/2011

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Il capo dei Salesiani olandesi, padre Herman Spranck, ha dichiarato che non condanna la pedofilia. Un’affermazione che meritava la levata di scudi da parte della Chiesa, e ampia risonanza da parte dei media. Invece silenzio, solo un piccolo trafiletto di 7 cm. per 4 cm. La censura del potere della Chiesa è molto forte, pertanto i proclami contro la pedofilia sono chiacchiere al vento, se il capo di un ordine molto importante può dire impunemente una cosa così grave.  –  6/07/2011

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Il popolo della Val di Susa protesta da tanti anni per un’opera che ritengono devastante per la loro Valle. Siccome si è arrivati al punto che se non iniziano i lavori, l’Italia perde 600 milioni di euro dell’Unione Europea, allora lo Stato si è mosso con la forza e con il fango mediatico. Hanno usato la forza della polizia in modo pesante, e il fango mediatico, etichettandoli terroristi. Un linguaggio indegno e infame. I media, con il loro servilismo stanno preparando il terreno per un altro G8. Tutti i fermati vengono massacrati di botte. A parte le loro denunce e i referti medici, lo si vede dalle foto degli arrestati fatte vedere nei notiziari TV. La copertura dell’impunità viene dalla politica di destra e sinistra, una massa di pusillanimi edita solo a preservare il proprio potere e i propri privilegi. Secondo questi signori, il popolo dovrebbe essere un gregge di pecore e sottostare a tutte le loro decisioni, senza avere voce in capitolo. Dovrebbero spiegare alla gente, perchè devastare una Valle e la vita dei suoi abitanti, per una infrastruttura che serve solo gli imprenditori, che a loro volta mirano ai 17 miliardi che servono per finanziare l’opera, che poi si triplicheranno. Quando poi questo governo non fa che tagliare servizi per la comunità (l’ultimo taglio  è di cinque miliardi), sembra pi una prepotenza estorsiva he un intervento dello Stato per il bene comune. Un amico che lotta in Val di Susa, mi ha mandato queste foto che vengono dal Kurdistan “la solidarietà non ha confini”. I Kurdi sono un popolo he ammiro molto . Sanno bene cosa significa la repressione e la lotta.  –  7/07/2011

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Hanno fatto un  blitz a Napoli, arrestando alcune persone. Tra gli inquisiti c’era il capo della mobile di Napoli, ritenuto un eroe per gli arresti di latitanti fatti in passato. Gli stavano facendo anche un film, bloccato dopo questa inchiesta. Lui non è stato trasferito, ma trasferito alla Criminalpol di Roma. Il Ministro degli Interni e il Capo della polizia si sono subito affrettati a difenderlo, credo anche senza sapere i fatti. Le accuse di un pentito, le intercettazioni e i fatti accertati, lasciano pochi dubbi all’immaginazione, anche sei fatti rappresentati ai giornalisti vanno presi con le pinze, essendo che fanno dei ricami per vendere i quotidiani, pertanto solo la verifica di un processo può stabilire bene  i fatti. Quello che non riesco a capire è perchè ci sono sempre di mezzo distinzioni. Il popolino viene sempre arrestato, e questi signori vengono trasferiti, o al massimo sospesi. Il suo amico, con cui avrebbe commesso questi reati, è stato arrestato insieme alla moglie. Due pesi e due misure. Ma ormai in Italia non è una novità.  –  8/07/2011

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L’amico Gianfranco di Parma mi ha scritto una lettera molto bella. Voleva studiare per corrispondenza il Vangelo di Giovanni. Ma siccome non sono molto portato per questi studi teologici, lui ha capito  e mi ha scritto “tutti noi abbiamo la presunzione di pensare che tutto ciò che ci piace deve piacere anche agli altri”. E che questo sia un errore, lo ricorda quel bellissimo aforisma di Oscar Wilde “non fare agli altri quello che non vorresti fatto a te (Gesù), ma anche non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, potrebbero avere gusti diversi”…. “Penso comunque che il tema della libertà sia fondamentale per tutti gli esseri umani, e sono convinto che la parte migliore di te non può essere imprigionata. Tu hai fatto l’esperienza del tuo spirito libero che, liberamente, indirizza intelligenza, volontà e affettività. Il tuo spirito studia, liberamente si arricchisce, si confronta e nella libertà, cresce”. Queste parole mi hanno fatto molto piacere. Mi mancano i colloqui con lui. Un uomo di grande cultura e di immensa umanità, che stimo e ammiro molto.  –  9/07/2011

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Mi ha scritto Luciana da Parma. Come Gianfranco fanno volontariato nel carcere di Parma, dove li ho conosciuti. Aiuta i detenuti per le pensioni, disoccupazione, ecc. Mi ha informato che presto il Direttore del carcere di Parma andrà via. Sarà promosso e trasferito al Ministero. L’impressione è che promuovono tutti i Direttori che sono  rigidi, che limitano e opprimono i detenuti. Tempo fa lessi e scrissi della promozione dell’ex Direttore dell’Ucciardone di Palermo. Ora riesco a comprendere l’immobilismo del Ministero, e la delega totale alle singole carceri. Ciò accadrà fino a quando il Ministero sarà solo un luogo di potere degli estremisti. Luciana è una grande donna, ci facevamo lunghe chiacchierate, alimentava in me la fiducia nella società, in lei vedevo il mondo come desideravo che fosse. Ammiro la sua convinzione in ciò che fa. Nutro una profonda e sincera amicizia nei suoi confronti.  –  10/07/2011

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Leggo che il governatore della Sicilia, Lombardo, ha proposto l’abolizione delle province siciliane, dopo l’indecoroso comportamente tenuto in Parlamento con la votazione contraria del PDL e della Lega, e con l’ostruzione del PD. Il PDL, la Lega e il PD, in campagna elettorale avevano strombazzato ai quattro venti he avrebbero abolito le province. L’avevano messo anche nei loro programmi. IDV e UDC avevano presentato una legge per l’abolizione delle province italiane. Il PD aveva l’occasione sia di tagliare i costi della politica, e sia di sconfiggere il governo materialmente e moralmente. Invece, in modo vergognoso si è astenuto. Sarebbe veramente un evento se la Sicilia facesse questa riforma, danto l’esempio. La casta politica dice di volere fare, ma nei fatti non vuole fare niente. Questa politica non vuole fare riforme, sono lo slogan elettorali. Mirano solo a conservare poteri e privilegi.  –  11/07/2011

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Tempo fa avevo visto la pubblicità di un film.. “Ipazia”.. su una TV, poi non l’ho più visto. Mi è capitato tra le mani un articolo che commentava il film, e un testo teatrale. Non avevo mai sentito parlare di Ipazia, neanche letto qualcosa in un libro. Un personaggio cancellato dalla storia per volere della Chiesa. Ipazia è stata la prima scienziata della storia. Una matematica eccellente, e con un cultura vastissima. Era una donna che, già a quei tempi, riteneva che la ragione dovesse prevalere sull’oscurantismo religioso e le ideologie di qualsiasi genere. Questi ragionamenti visti bene, principalmente dai fanatici religiosi. Il vescovo Cirillo di Alessandria d’Egitto l’aveva attaccata in ogni modo, fomentò la gente contro di lei, e i fanatici cristiani la uccisero e ne bruciarono il corpo per farlo sparire. Il vescovo dichiarò pubblicamente che Ipazia era sana e salva ad Atene, mentendo spudoratamente perchè era stato il mandante morale dell’assassinio e sapeva della sua uccisione e sparizione. Con tutto ciò, questo vescovo fondamentalista venne dichiarato santo nell’ottocento dalla Chiesa. Ipazia fu uccisa nel 415 D.C., per sedici secoli è stata fatta dimenticare dal potere religioso, ma la storia l’ha fatta risuscitare, facendo giustizia e ridandole il posto che merita nell’Olimpo dei grandi.  –  12/07/2011

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Avevo letto già su Wired (una rivista a cui sono abbonato, e che ritengo piena di idee per le nuove tecnologie, principalmente per quanto riguarda l’informatica e internet) questa notizia. Leggo su un quotidiano che il “Movimento a cinque stelle” installa, con poche spese, l’accesso a internet gratuitamente. Ritengo questi ragazzi degli eroi, perchè la rete deve essere gratuita per tutti. Come una volta c’era il telefono fisso  in ogni cosa, così dovrebbe essere oggi con internet. Se ciò fosse fatto, lo Stato risparmierebbe miliardi di euro, perché tutti i cittadini potrebbero fare quasi tutto da casa, dai certificati negli uffici pubblici alle prenotazioni sanitarie.. banche, poste, ecc. Ma principalmente, si risparmierebbero milioni di ore di lavoro, che si sprecano nelle file per accedere ai vari uffici. Questo enorme progresso viene frenato dalle multinazionali del settore, perchè guadagnano tanti miliari di euro. Se l’accesso a internet fosse gratuito, andrebbero in rovina.  –  13/07/2011

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Questa maggioranza di governo per tenersi stretta la Chiesa, si allinea a tutti i diktat del Vaticano, solo per mero opportunismo, mirando esclusivamente ai voti che controllano le gerarchie ecclesiastiche. Stanno discutendo la legge sul testamento biologico. Deve essere una mostruosità, perchè hanno tolto ogni diritto  di decisione sulla  nostra vita. Neanche i dottori possono farlo. Sembra di essere tornati agli anni bui del Medioevo. Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, ha dichiarato che è inorridita di fronte al mostro che stanno emanando. Si è detta subito pronta a a raccogliere le firme per un referendum, supportata dall’Associazione Luca Coscioni. La libertà di scelta è un diritto, e nessun dogma religioso o politico può soffocarla. Il ministro Alfano è ora segretario del PDL. Ha dichiarato che è una legge moderna, la migliore in Europa. Questo ha la faccia di bronzo peggiore del suo padrone. I referendum devono diventare l’espressione della libertà popolare contro la cricca della casta politica.  –  14/07/2011

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Mi ha sempre affascinato il caso di Ettore Majorana, uno dei ragazzi di via Panisperna. Così erano chiamati un gruppo di giovani fisici italiani, ritenuti i più brillanti dell’epoca. Majorana era il genio del gruppo; lo ha sempre riconosciuto Enrico Fermi, anche lui del gruppo, ma diventato il più famoso, sia per il Nobel avuto nel 1938, e sia per avere partecipato al progetto per la bomba atomica in America, durante la Seconda guerra mondiale. Ettore Majorana scomparve nel 1938 sul traghetto Napoli-Palermo. La tesi è sempre stata il suicidio. Recentemente è stata aperta un’inchiesta, perchè un ex ispettore di polizia ha dichiarato di averlo incastrato in Venezuela e ha prodotto una foto insieme a lui. Tante persone lo avrebbero visto tra l’Argentina e il Venezuela. Non credo che tutti abbiano avuto delle allucinazioni. Personalmente credo che se ne sia andato in Sud America, anche se non immagino il vero motivo, essendo che ne sono stati immaginati tanti.  15/07/2011

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Ho finito di leggere il libro di Alfredo. Una fotografia dei momenti, delle cose e dei pensieri più belli che l’hanno colpito durante il percorso della sua vita. Il titolo “Si viene per dare” è molto significativo, perchè se ognuno di noi avesse presente, durante il percorso della vita, questo concetto, ci sarebbero meno comportamenti egoistici e più azioni altruiste, come è giusto che sia in una comunità, un villaggio, una città o nel mondo intero. Ognuno di noi si può rispecchiare nel libro, troverà un pò di se stesso, di ciò che fu e di ciò che poteva essere, di ciò che è  e non è stato. Un mare dove c’è posto per tutti per fare il bagno.

Tra i tanti capitoli che ho apprezzato, c’è quello a pag. 185 sulla Resistenza Umana (come “Regressisti”).. a pag. 213.. ne potrei citare tanti dei capitoli del libro, da Baggio al frate guardiano.. alle canzoni, ecc. Credo anche io, che abbiamo perso quella sensibilità dello spirito, che alimenta l’empatia con tutti i viventi di questo pianeta. Se tutti avessimo l’equilibrio e la pace dell’anima di Alberto Cantoni (sciamano, si parla di lui in una parte del libro), la terra sarebbe il Paradiso che tanti hanno descritto. La “dedizione totale” a ciò che ci si preffigge, porterà un giorno Alessio (Alessio Tavecchio, ragazzo entrato in coma e risvegliatosi compretalmente paralizzato nell’uso delle gambe) a tornare a camminare con le proprie gambe, con la stessa forza di David (altro personaggio di cui si parla nel libro, come Alessio) che gli anziani della sua tribù buttarono in acqua per richiamare il suo spirito. Carmelo (Carmelo Musumeci, in un capitoletto si parla anche di lui) è sempre una novità. Ogni volta che lo leggo provo emozioni diverse. Riesce sempre a centrare il punto delle cose, senza “se” di sottomissioni o “ma” di condizionamenti del sistema.

ll pezzo del grande saggio indiano Patanjali (uno dei più grandi saggi della storia dello Yoga), tratto dalla sua opera, “Yoga Sutra” è magnifico:

“Quando sei ispirato da un grane proposito, da qualche progetto straordinario, tutti i tuoi pensieri oltrepassano i loro confini. La tua mente trascende le limitazioni, la coscienza si espande in ogni direzione e ti ritrovi in un nuovo, grande mondo meraviglioso. Le forze, le facoltà, i talenti addormentati si ridestano, ed ecco che diventi una persona molto, molto più grane di quello che avevi osato sognare”.

Mi piace molto, perchè anche io penso che siamo noi stessi a porci dei limiti, limiti che ci tarpano le ali.. quando invece dovremmo volare sempre. Caro Alfredo hai scritto un bel libro. Hai tempi e la sensibilità giusta per proseguire su questo percorso. Ti auguro il successo che meriti, ma principalmente che la tua anima continui a volare.  –  16/07/2011

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Mi sono reso conto che  a volte, senza volerlo, con espressioni datate nel tempo, si può offendere le persone e passare per razzista. Mentre discutevo con l’amico Rocco del dentista che deve venirci a fare visita, gli chiedevo di sapere il giorno in cui veniva, siccome lui prolungava il discorso con tanti perchè.. per mettere fine a tante risposte gli ho detto.. “per non farci trovare impreparati e presentarci come degli zingari”. Vicino a me c’era Fiore, si è risentito. Gli ho spiegato che non c’era da parte mia nessun senso offensivo, anche perchè sono cresciuto con loro, ne conosco tanti, ho alcuni amici, ho avuto coimputati e una famiglia è ancora mia vicina di casa. Con calma, riflettendo sull’accaduto, ho pensato che alcune  affermazioni di uso quotidiano, che si perdono nella notte dei tempi, sono state coniate per un pregiudizio ancestrale contro gli zingari, come è accaduto per gli ebrei. E anche se vengono usate senza cattiveria, sono sempre offensive. Dovremmo coltivare il nostro linguaggio, e pulirlo da certe stupide espressioni. Una parola può offendere, ma maggiormente ferire l’animo, anche se detta in buona fede, contribuendo a creare, nell’immaginario di chi la riceve, l’impressione di avere di fronte una persona diversa da quella che è realmente. Il pregiudizio contro gli zingari è ancora vivo. In alcune occasioni mi sono trovato  difenderli perchè ancora esistono retaggi medioevali, ma  ho anche capito che è l’ignoranza di non conoscere che alimenta il pregiudizio. Sono molto dispiaciuto dell’accaduto, perchè comprendo  che Fiore e suo figlio penseranno che abbia dei pregiudizi, quando invece si tratta di pensieri lontani da me anni luce. Ho dei ricordi piacevoli delle storie avute con ragazze zingare, quando abitavo in un rione dove eravamo pari famiglie. Uno dei miei nipoti, Antonio, il figlio di  mio fratello, frutto di una relazione con una ragazza zingare, si è sposato e ha due figli, pertanto ho un nipote e due pronipoti zingari.. come potrei avere pregiudizi? Da oggi in poi, non solo controllerò il mio linguaggio, ma mi adopererò per ripulirlo da riferimenti di qualsiasi tipo che possano offendere.  –  17/07/2011

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Mi è capitato tra le mani uno scritto sulla sentenza della Corte Costituzionale della Germania, in merito ad aveer un posto letto detentivo che non lea la dignità delle persone o, in caso contrario, scarcerarle. Menziona ciò che hanno fatto i norvegesi 25 anni fa. Fanno scontare la pena quando si libera il posto letto. Si potrebbe fare anche in Italia, invece di fare le sceneggiate cinematografiche di andare a prendere a casa le persone che aspettano con lo zaino pronto per il carcere. Come si dovrebbe fare anche con la carcerazione preventiva. La Costituzione sancisce che solo quano la sentenza è definitiva si è colpevoli. Allora, perchè bisogna anticipare la carcerazione senza sapere se si viene condannati? Basterebbero queste due cose per sfoltire del 70% le carceri, ma la politica non vuole. Le interessano che le cose rimangano come sono, così possono attingere nei loro discorsi politici e usarli demagogicamente a 360 gradi. Allego lo scritto, perchè è interessante e meritevole di essere letto:

“La Corte Costituzionale tedesca, con una sentenza storica, obbliga le autorità penitenziarie del Paese, a rilasciare  un detenuto, qualora non siano in grado di assicurare una prigionia rispettosa dei diritti umani fondamentali. Si tratta di una decisione giudiziaria che rovescia una giurisprudenza precedente molto più cauta e che, nella gerarchia dei valori costituzionali, ritiene di anteporre il valore della dignità umana a quello della sicurezza. Il caso riguardava un detenuto originario del Nord-Reno Westfalia. Costui era stato rinchiuso durante la sua carcerazione, per 23 ore su 24, in una cella di 8 metri quadri, con annessa toilette non separata da alcun muro divisorio. Il detenuto doveva condividere lo spazio con un’altra persona. Per cui ognuno di loro aveva a disposizione solo 4 metri quadri, bagno compreso. In quelle condizioni c’era stato 151 giorni. Gli era consentito farsi la doccia solo 2 volte alla settimana. Inoltre, la persona con cui condivideva la cella era un fumatore e ciò, a dire della Corte, aggravava la qualità della vita. Il sistema penitenziario tedesco è organizzato su base federale. La Regione – alla quale egli aveva fatto ricorso – gli aveva dato torto. La Corte Costituzionale federale, invece, lo scorso 9 marzo, gli ha dato ragione. Secondo i giudici supremi tedeschi non si può vivere in meno di 6-7 metri quadri. Se lo Stato non è in grado di assicurare una simile minima condizione detentiva, allora dovrà in extrema ratio, rinunciare alla punizione e liberare i detenuti in surplus rispetto agli spazi disponibili. Di conseguenza, i detenuti che vivono in condizioni simili a quelle descritte, potrebbero richiedere l’interruzione, oppure il reinvio della pena. La decisione tedesca – più radicale nei contenuti rispetto ad analoghe prese di posizione di corti nazionali di altri paesi – di fatto apre la via alle liste di attesa penitenziarie che già sono state realizzate in altri paesi del Nord Europa.

Il governo norvegese, oramai 25 anni fa, così intitolò il piano di edilizia penitenziaria “ridurre le attese per scontare la pena”. Era ovvio, per il governo scandinavo, non incarcerare persone alle quali non potesse essere assicurato  un posto letto. Le liste di attesa per i detenuti sono un’invenzione norvegese. Se non c’è posto in carcere si aspetta a casa che il posto si liberi.

Poi sono arrivati il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e la Corte europea dei diritti dell’uomo a fissare gli standard ineludibili di vita penitenziaria, tra cui metri quadri che ogni detenuto deve avere a disposizione affinchè lo Stato non incorra in trattamenti umani e degradanti. I giudici di Strasburgo hanno, nel luglio 2009, condannato l’Italia perchè, nel caso Sulejmanovic (detenuto di origine bosniaca) aveva costretto un prigioniero a vivere in meno di 3 metri quadri, e ciò, secondo i giudici europei, costituisce una ipotesi di violazione dell’art. 3 della Convenzione sui diritti umani del 1950 che proibisce la tortura. Da allora, centinaia sono stati i ricorsi presentati alla Corte, che da un momento all’altro dovrebbe iniziare a decidere al riguardo.

 D’altronde la Germania – ove è stata presa una decisione che può ben essere definita epocale – ha un tasso di affollamento inferiore al 90%, ossia ha più posti letto che detenuti. L’Italia è messa molto peggio: ha un tasso di affollamento che supera il 150%. In Europa siamo superati sono da Bulgaria e Cipro. Anche per questo è stata avviata dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, presieduta da Pietro Mercenaro, una indagine conoscitiva sula situazione delle carceri in Italia. Martedì scorso sono iniziate la audizioni.”   –  18/07/2011

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Oggi, sentendo in TV uno dei predicatori di odio, che, come al solito, nei suoi discorsi dispensava odio a piene mani senza  mai dare la soluzione a un problema.. per risolvere un degrato ambientale, sociale e di sviluppo. Forse neanche ci pensano, perchè, se si risolvono questi problemi, cosa fanno poi questi profeti della sofferenza? Pertanto non vogliono che venga sanato nessun problema. Mentre ascoltavo e pensavo a queste cose, mi è venuta in mente una frase che ho letto nel libro di Alfredo, “Si viene per dare”, che ho finito di leggere due giorni fa. Ricordo anche la pagina, 210. La frase diceva… “chiunque parla solo di degrado e di desolazione, anche  se lo fa a fin di bene, è al servizio del degrado e della desolazione”. Ogni problema ha una soluzione. Basta avere il coraggio di trovarla. In questo caso possiamo dire.. se si ha la volontà e l’interesse di trovarla.  –  19/07/2011

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La vendetta di un precario che ha lavorato 15 anni in Parlamento, sta facendo molto rumore su facebook, sta svelando tutti i privilegi e le ruberie varie che commettono i parlamentari. alle lettere anonime che si scrivono per avere l’auto blu con la scorta, alle denunce di furti di oggetti di lusso, perchè beneficiano di una assicurazione con rimborso integrale.. voli aerei gratuiti, bollette telefoniche, e tante altre meschinità. Ormai hanno perso il senso della vergogna. Sono capaci di tutto e vivono lontani dal paese reale. Vivono di politica un milione e trecentomila persone. Credo che non ci siano eguali nel mondo. Bisognerebbe tagliarne più della metà. Ma come finisce la bufera, tutto tornerà come prima. Solo la piazza può sovvertire questa illegalità legalizzata, perchè ormai l’inquinamento  canagliesco non è solo nei piani alti, ma in tutti gli strati delle istituzioni. Nell’ottica generale siamo noi i delinquenti che inquinano la società e bloccano lo sviluppo del Paese. Mi auguro che la gente si svegli e faccia piazza pulita di questi mascalzoni.  20/07/2011

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Li chiamano gli angeli della monnezza. Tramite la rete si sono passati la voce e stanno pulendo Napoli. Si chiamano CLEANAP. Si danno appuntamento nel luogo che vogliono pulire, una piazza o una strada, e, armati di guanti, scope e spugne, lavano per bene il posto scelto. Ciò ha contribuito a fare partire anche la raccolta differenziata. Non è la gente che non vuole fare le cose, ma sono le amministrazioni che non sono capaci, e, per corruttele varie, creano queste situazioni. L’amministrazione di Salerno, distante 50 km, nel giro di pochi mesi, ha fatto diventare Salerno una delle città più pulite d’Italia. La gente risponde sempre bene, quando i politici sono seri, onesti e capaci.  –  21/07/2011

 

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