Diario di Pasquale De Feo- 22 ottobre – 21 novembre
Eccoci con uno degli appuntamenti che abbiamo più cari.
Il diario mensile del nostro Pasquale De Feo, detenuto a Catanzaro.
Pasquale per ogni giorno di ogni mese raccoglie le sue riflessioni e alla fine del mese emerge quello che è un testo abbastanza corposo, che merita di essere letto nella sua completezza.
Pasquale è una di quelle persone che apprezzo da anni. Perché non lo vuole tenere spento il cervello. Perché è affamato di vita- Perché è curioso di tutto. Perché vede.. per esempio.. una rappresaglia dei cinesi contro i tibetani e si indigna.. sente empatia verso chiunque. Perché dice sempre quello che pensa e questo non è mai “conveniente”.. sia per chi è libero.. e ancora di più per chi è detenuto.
Prima di lasciarvi alla lettura integrale del suo diario di novembre, voglio fare alcune citazioni.
In un passaggio Pasquale scrive:
Un recluso in regime di tortura del 41 bis nel lager piemontese di Novara, l’ufficio censura del carcere gli ha fermato una lettera che aveva scritto a Papa Francesco (comunicazione n 98/2013 del 25 settembre 2013)” (12 novembre).
Ha subito due operazioni alle carotidi, essendo che si erano ostruite, per trascuratezza sanitaria anche la seconda operazione è andata male. Purtroppo il chirurgo dell’ospedale gli ha detto che non si può più operare. Il sanitario del carcere è stato onesto,gli ha detto chiaro che deve morire, ogni giorno può essere l’ultimo. Gli attacchi con la perdita della vista e svenimenti stanno diventando più frequenti, significa che l’otturazione delle carotidi procede a ritmo serrato. La sua famiglia ha trovato ad Avellino la migliore clinica del settore, viene un chirurgo svizzero, un luminare in questo campo, per questo tipo di operazioni.Gli è stata fatta pervenire tutta la documentazione medica, anche se le percentuali sono molto ridotte, il chirurgo vuole tentare l’operazione. Non avendo altre alternative, ha dato l’assenso all’operazione, ma il tribunale ha detto no.” (4 novembre).
Di fronte a questa vicenda non ci sono davvero parole per commentarla.
Ma voglio concludere con una nota positiva. Una cosa che può sembrare piccola, ma che a Pasquale è costata anni di battaglie:
“Dopo un tormentone durato tre anni e mezzo, stamane mi hanno dato il computer.La cosa strana che anche dopo sette anni il computer era identico in ogni piccolo dettaglio a come lo ricordavo.Ora devo prenderci di nuovo la confidenza e ricominciare ad usarlo come cartella per inserirci tutti i miei appunti e i miei testi e quaderno per scrivere.La settimana prossima mi metteranno apposto la configurazione così potrò stampare.
Tempo fa l’amico Mario mi mando un libro con un cd di testi del teatro di William Shakespeare, e anche il film di Steven Spielberg di Lincol, con calma me li voglio gode” (8 novembre)
Vi lascio adesso al diario integrale di Pasquale De Feo per il mese di novembre, non senza avere prima ringraziato la preziosa Marina che con le sue trascrizioni in formato word dei diari di Pasquale ci dà una utilissima mano.
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Lo spazio dei maiali
L’imprenditore Silvio Scoglia è stato assolto dallo scandalo Fastweb.
Ha raccontato la sua carcerazione, ha dichiarato che il carcere è peggio di come lo raccontano, i reclusi hanno meno spazio di quello che la legge stabilisce per i maiali.
Lo ha così descritto:”Il carcere è un posto orribile, sporco, e affollato all’inverosimile.”
Descrive gli arresti domiciliari avuti dopo alcuni mesi di carcere, più duri, perché non poteva uscire sul balcone e non poteva vedere nessuno a parte la signora che gli faceva la spesa, e la famiglia nel fine settimana.
Mi auguro che tutti questi pseudo animalisti che si fanno belli nelle TV e sui quotidiani, di inserirci anche i reclusi nella loro protezione.
Forse così i reclusi avrebbero tutti i diritti, che vengono calpestati alla luce del sole, e non succederebbe se venissero classificati come animali. 22-10-2013
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No all’ergastolo
Ho ricevuto la lettera dell’amico Emanuele di Cosenza, una cara persona che stimo molto. Mi ha informato che insieme ai tifosi del Cosenza avevano esposto un’enorme striscione allo stadio durante la partita Cosenza – Sorrento: “Mai più uomini ombra … No all’ergastolo”.
Carmelo Musumeci mi aveva spedito la foto senza specificarmi chi era stato a fare questa bellissima azione.
Sono contento che il promotore sia stato Emanuele di questo nobile gesto, e ringrazio tutti i tifosi del Cosenza che hanno contribuito a far conoscere la pena di morte dell’ergastolo.
Sono le belle persone come Emanuele che danno forza alla civiltà di questo Paese. 23-10-2013
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Non sono solo
Non sono solo a vedere una realtà che è sotto gli occhi di tutti, ma che i media riescono a nascondere con l’uso improprio dell’informazione usandola come arma per distorcere la realtà e colpire gli avversari del sistema.
Ho letto sull’opuscolo OLGA la lettera dell’avvocato Antonio Piccolo detenuto a Catanzaro per il reato di 416 bis associazione mafiosa.
Condivido tutto quello che ha scritto, sono contento che ci sono persone che la pensano come me,anche se mi dispiace che lui sia vittima dell’apparato della repressione. Riporto qualche brano della sua lettera molto significativo: “Il Meridione da un secolo e mezzo terra di confine” non si applicano i principi costituzionali e di democrazia, oggi come allora l’Italia civile è divisa in due, la si vuole sottomessa e oppressa, senza speranza né futuro, così come nel Risorgimento ai tempi del “brigantaggio”… .
La sua lettera è molto bella e significativa, merita di essere inserita nel blog.
Quello che mi ha colpito in particolare è l’affermazione sulla magistratura, che impediscono resurrezione e vittoria, infondendo paure e togliendo speranze.
La penso allo stesso modo da tanto tempo ma scrivendolo un avvocato che conosce bene il mondo della giustizia fa un certo effetto.
Ritengo che la magistratura nel Meridione ha la funzione di tenere sotto pressione la società con una costante repressione.
Purtroppo le popolazioni meridionali sono state talmente catechizzate, che legittimano tutto ciò che gli propinano, come succede nei paesi con dittature ideologiche e teocratiche. 24-10-2013
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Le persecuzioni giudiziarie discriminatorie
Nella rassegna stampa mattutina, trovo una notizia che non conoscevo ma non mi desta meraviglia perché è nota la protezione della magistratura nei suoi confronti.
De Benedetti proprietario di la Repubblica e l’Espresso deve al fisco 360 milioni di IVA non versata.
Il suo procedimento in cassazione è stato parcheggiato su un binario morto, forse per fargli prendere la prescrizione oppure in attesa di trovare la Corte di Cassazione “amica”.
La magistratura lo protegge, e il partito di Repubblica con tutta la galassia di sinistra copre con la censura, così i suoi misfatti passano sotto silenzio.
Per Berlusconi la Corte di Cassazione ha fatto tutto di corsa e con una seduta pubblica trasmessa in TV, mai successa una cosa del genere, per confermare una sentenza di risarcimento discutibile, come la velocità dei suoi processi e sotto gli occhi di tutti.
Con la protezione della magistratura De Benedetti ha superato tutte le sue imprese truffaldine, dal disastro Olivetti, da un’’impresa leader mondiale riducendola a piccola impresa locale.
Con l’Olivetti ebbe l’appalto di rifornire attrezzature di attrezzature tecnologiche moderne le Poste, le riempì di macchinari vecchi e obsoleti,truffa di miliardi di lire nell’era tangentopoli, fece un giorno di carcere.
Ancora oggi dalla sinistra è ritenuto un grande industriale e lo protegge a spada tratta, anche se dovunque ha messo le mani come un vampiro ha succhiato il sangue e ridotto in cenere il resto.
Per evitare problemi risiede in Svizzera, dove credo abbia la cassaforte di famiglia.
Questi sono giganti che possono condizionare,pilotare, e corrompere i giudici, pertanto in un modo o nell’altro riescono sempre a cavarsela, hanno i mezzi per imporsi anche se vengono perseguitati dalla magistratura o dai vari clan di cui è composta.
Immaginate un semplice cittadino o anche un piccolo imprenditore, come potrebbero difendersi contro un potere potente e dispotico come la magistratura.
Neanche oso pensare la fine di un indigeno imprenditore ecc. meridionali, sono destinati ad essere schiacciati. 25-10-2013
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La potenza dei Panda
La Cina ha ormai capito bene il mondo degli affari, il comunismo dei suoi slogan è solo fumo per nascondere la sua trasformazione politica.
Il Paese è diventato capitalista con sfumature orientali e comuniste, questo l’ha fatto diventare una potenza economica e fra qualche decennio lo sarà anche militare, così finirà l’egemonia americana. Ha creato una sorta di Business politico, tutti i paesi che firmano accordi commerciali vantaggiosi per la Cina, gli vengono affittati a 100.000 dollari al mese una coppia di panda giganti, e li ritira subito dai paesi che commettono azioni che dispiacciono a Pechino.
Quando Obama ha ricevuto il Dalai Lama, ritirarono una coppia di panda dagli USA.
Quando finirà la dittatura del partito comunista, non avrà bisogno di grandi trasformazioni, perché il libero commercio è già portatore di democrazia. 26-10-2013
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Il razzismo … legalizzato
Durante una partita di calcio femminile di serie A Verona – Napoli, l’arbitro dell’Oco si è lasciato andare al più becero razzismo antimeridionale mischiato a quello rozzo leghista.
Già dopo dieci minuti dall’inizio della partita, il suo atteggiamento razzista era palese con decisioni manifestamente avverse, e alle proteste della panchina del Napoli, si avvicinava a muso duro dicendogli “ma che lingua parlate?”, nonostante si fossero espressi benissimo in italiano, ma lui faceva intendere chiaramente che non gli andava a genio l’inflessione napoletana.
Ogni occasione era buona per evidenziare il suo odio razzista, a un cambio per infortunio, si avvicinava alla panchina napoletana dicendo “ ma non avete neanche il tabellone dei numeri per i cambi?Da dove venite?”
Il secondo episodio è ancora più offensivo, all’entrata in campo del secondo tempo, rivolgendosi ai dirigenti della squadra:” Ma non hanno sentito le vostre giocatrici che dovevano entrare insieme? Non si lavano le orecchie? Questi napoletani hanno le orecchie sporche?”.
Durante questo indegno spettacolo ha decretato cinque espulsioni ai danni del Napoli.
Questo arbitro dell’OCO non dovrebbe più arbitrare, merita la radiazione, non merita più di arbitrare, sia perché è razzista e sia perché non può essere neutro.
Mi augurerei che la federazione lo facesse, ma temo che lo classificheranno come episodio di folklore linguistico locale, gli daranno alcune giornate di squalifica e tutto finisce in cavalleria. 27-10-2013
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Il grande fratello … alleato
Se nella fantasia si poteva favoleggiare che gli americani avessero tecnologie per poter ascoltare tutte le comunicazioni terrestri, nella realtà sembra impossibile, oggi scopriamo che è tutto vero.
La CIA e la NASA, servizi segreti americani, ascoltavano non solo tutto il flusso telefonico e della rete dei loro nemici o considerati tali, ma anche tutti i paesi alleati, questa scoperta ha indignato tutta l’Europa. Tranne l’Inghilterra che attingeva e si comportava come l’America.
Ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio di tutti i paesi europei e togliere questo cordone ombelicale che non proviene da una sana alleanza.
Ho letto un’intervista di Robert Redford che si dice schifato di ciò che è venuto a galla, e che la dice lunga sulla realtà americana, altro che un sistema politico sano, ma corrotto e malato, in mano a degli estremisti e dei razzisti.
Credo sia tempo che l’Europa vada per la sua strada, creando la sua forza politica, militare, diplomatica, solo dopo costruire un’alleanza con gli americani su basi paritarie. 28-10-2013
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La fine della civiltà terrestre
E’ notorio che con l’arrivo degli spagnoli nelle americhe iniziò lo sterminio delle civiltà che lo abitavano. Il più famoso genocidio è quello del popolo Azteco, dove Cortes ne decretò l’inizio della fine.
Leggendo un articolo del più famoso astrofisico vivente Stephen Hawiking, mi è rimasta impressa la risposta sull’arrivo dei marziani, se succedesse sarebbero guai anche per noi, perché potremmo fare la fine dei popoli delle americhe.
Riflettendo bene, se riescono a venire significa che la loro tecnologia è molto più avanzata della nostra, e siccome in qualunque civiltà è stata sempre la potenza dominante a dettare legge. Anche se venissero in pace, acquisendo la consapevolezza di essere più avanzati e pertanto più potenti, si regolerebbero di conseguenza.
Queste cose le abbiamo viste nella nostra storia; quando i popoli hanno accolto ambasciatori di pace di varie nature e dopo sono arrivate le armate ad imporre ogni cosa.
Ci sono persone convinte che essendo superiori tecnologicamente, lo siano anche culturalmente; dai tempi di Cortes non mi sembra che sia cambiato molto, il potere del dominio, del possesso, della ricchezza ha prevalso sempre sull’animo umano, non credo che quello dei marziani sia diverso, fino a prova contraria.
Noi terrestri dovremmo riflettere molto perché potremmo fare la fine degli Aztechi. 29-10-2013
mistero dell’inconscio
Ci sono dei misteri che ci sembrano incomprensibili, credo che oggi lo siano ma fra cinquanta o cento anni non lo saranno più.
Una donna cinese di 28 anni CHEN – JIA, durante un barbecue aveva inalato dei fumi di monossido di carbonio, e non era più in grado di camminare e di parlare nella sua lingua madre, il cinese.
Ma,sorprendentemente, la donna ha cominciato a parlare solo in inglese, come se non conoscesse più la lingua cinese.
Sembra impossibile, ma di questi casi ne ho letti anche in passato. Ricordo che una donna che si esprime solo in dialetto veneto, dopo un incidente al risveglio dal coma, parlava in latino.
La natura del cervello ha ancora tante meraviglie da svelare. 30-10-2013
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Adriano Olivetti
Ho visto il film su Adriano Olivetti, sono rimasto folgorato dal personaggio, dalle sue idee e da come le realizzava.
Mi sono subito dato da fare per trovare una biografia. Avevo frammentarie notizie, apprese un po’ dappertutto, che l’Olivetti avesse inventato il computer, vedendo il film ne ho avuto la conferma.
Il finale del film fa capire che gli americani lo uccisero simulando un infarto, perché non volevano perdere il mercato del futuro, con quell’omicidio se lo sono assicurato, oggi l’80% del digitale è nelle loro mani.
D’altronde anche con l’omicidio di Mattei si sono assicurati il monopolio del petrolio nel mondo.
Sicuramente avranno ucciso altre persone nel mondo, per assicurarsi vantaggio e proteggere i loro interessi in ogni settore, come un clan malavitoso.
L’omicidio di Olivetti non avrebbe assicurato lo smantellamento dell’azienda e del reparto tecnologico, ci pensò un fedele servo degli americani, Enrico Cuccia con le banche.
La parte dell’azienda che interessava agli americani, Cucci la fece vendere all’IBM.
Carlo De Benedetti si incaricò anni dopo di radere al suolo quello che ne restava dell’Olivetti, con il beneplacito della sinistra e dei sindacati.
Concepiva la fabbrica, gli operai, tutto il personale in un modo che neanche oggi lo fanno.
Il binomio lavoro e cultura dimostrano la grandezza delle sue idee, ma la bellezza della sua opera era il sorriso degli operai.
L’attrice che interpretava la moglie, ha dichiarato in una trasmissione, che quando giravano a Biella nella villa della famiglia di Olivetti, si avvicinarono due ex operai e nel parlare di Adriano Olivetti gli brillavano gli occhi, ancora oggi dopo cinquant’anni.
Lanciò le comunità come modello di aggregazione e convivenza sociale, ancora oggi resistono.
Fu proprietario e editore del settentrionale l’Espresso, oggi non ne sarebbe contento, usato per fini politici da una congrega di feroci giustizialisti.
Non ci sono imprenditori illuminati come lui, sarà difficile che in futuro ne emergerà qualcuno, perché il profitto è il dio che anima ogni cosa. 31-10-2013
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Scandalo planetario
Si è scoperchiata la pentola ed è uscito fuori la melma che tutti pensavano ma facevano finta di non vedere e non sapere.
Oggi tutto il mondo è a conoscenza che gli americani spiavano tutti, amici e nemici, con la scusa della sicurezza e proteggersi dai terroristi, si impadroniscono di segreti militari, industriali, scoperte, intenzioni politiche e passano tutto ai settori di competenza delle società statunitensi.
Il popolo americano non si rende conto che nel loro silenzio assenso consegnano la loro libertà, la loro privacy ai militari e ai loro servizi segreti, una volta persa non la riavranno più indietro.
Non ne hanno coscienza perché non hanno avuto dittature, né invasioni, né occupazioni nei loro duecento anni di vita; gli abusi subiti dagli inglesi sono troppo lontani nel tempo.
Uno dei padri fondatori degli Stati Uniti Benjamin Franklin disse “ chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza”.
L’Europa deve rendersi conto che se non alza la voce contro l’arroganza americana diventeremo il nuovo “cortile americano”; il Sudamerica si sta affrancando e noi ogni giorno di più affondiamo nella melma dell’occupazione e della loro prepotenza. 30-11-2013
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Passata la bufera
Anche a un profano era chiaro che i Riva non potevano fare i loro comodi a Taranto senza aver corrotto tutti rendendoli complici del disastro che hanno causato. Come ormai è evidente a tutti i cittadini di questo Paese, la magistratura è diventata un potere al servizio di una parte politica, un’arma che distrugge gli avversari che non si allineano e danno fastidio, e aiuta, protegge, minimizza la parte politica di cui è alleata.
La magistratura non potendo chiudere tutti e due gli occhi, ha minimizzato e rivolta la gogna mediatica da un’altra parte, nell’attesa che passa la bufera.
Oggi le notizie dei media che hanno risonanza sono altre e l’Ilva di Taranto è retrocessa nel dimenticatoio.
Passata la bufera, la magistratura ha chiuso l’inchiesta per 53 persone, tra cui Nichi Vendola e il governatore della Puglia.
Quando vogliono il segreto di chi è indagato rimane tale fino alla conclusione delle indagini, come anche le telefonate che lo riguardano, non sono state date subito in pasto all’opinione pubblica.
La legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali davanti alla legge. 2-11-2013
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I reclusi particolari
Ormai al governo si aiutano e si coprono a vicenda, come successe con Alfano, altrettanto si è verificato con la Cancellieri Ministro di Giustizia.
Il Ministro Cancellieri avendo un grande cuore e adottando il comandamento cristiano “ama il prossimo tuo come te stesso” lo applica anche con i reclusi. Siamo veramente fortunati ad avere una persona del genere che si occupa di noi sic.
Hanno arrestato la famiglia Ligresti, suoi amici da quarant’anni, si è attivata subito per aiutare Giulia Ligresti perché come ha certificato il suo medico, il suo stato di salute era compromesso non essendo abituata ai disagi del carcere essendo vissuta sempre negli agi derivanti dalla ricchezza familiare, pertanto inadatta a sostenere l’esperienza carceraria.
Se ne deduce che le persone non abituate ad una vita agiata hanno più facilità ad adattarsi alle condizioni di restrizione e promiscuità del carcere. Secondo questa logica il sistema penitenziario deve prestare particolare attenzione a chi arriva in carcere da una vita di privilegi.
Diversamente i poveri cristi essendo abituati ad una vita grama non hanno bisogno di attenzioni particolari,, si adattano con facilità e se non lo fanno vengono ignorati, se protestano c’è la forza dello stato che li riduce a miti consigli.
Una logica abominevole che fa della discrezionalità il perno del sistema.
Giulia Ligresti viene arrestata in Sardegna, portata al carcere di Cagliari, il giorno dopo la trasferiscono a Torino, dopo l’interrogatorio del Pm, il DAP senza avvertire nessuno, la trasferiscono al San Vittore di Milano, vicino casa sua.
La Cancellieri dice di non sapere niente, dovremmo dedurre che il DAP ha fatto tutto da solo.
Non vedo mio fratello dal 6 luglio 1991, se chiedo di avere un mese di colloquio neanche mi rispondono, e se lo fanno userebbero le risposte burocratiche d’ufficio in uso al DAP.
Dopo un mese i magistrati la mandano agli arresti domiciliari, tenendo presente la perizia medica molto discutibile.
Tutti i magistrati del caso e al DAP sono insorti in difesa della Cancellieri, persino il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli.
E’ singolare,per Caselli i cittadini della Val Di Susa sono diventati terroristi, e in questo evidente fatto non ci sono stati abusi, privilegi, discrezionalità. Non ci vuole un genio per capire che la Cancellieri è intervenuta per aiutare la Ligresti, sia nei trasferimenti e sia per farla uscire.. Ci possono raccontare tutte le storielle che vogliono, lei e i magistrati, ma non sono credibili.
Ci sono molte cose strane in questa vicenda.
L’assicurazione FON – SAI dei Ligresti, indebitata con le banche, mandano il figlio della Cancellieri imponendolo ai Ligresti come direttore generale con un contratto di tre anni, per trovare una soluzione ai debiti. Dalle telefonate intercettate, i Ligresti si sfogano che in un anno ha distrutto la compagnia, prendendosi una buonuscita di circa 5 milioni, in ultimo è andato in procura a denunciare i problemi dell’azienda, dopo è andato in Telecom.
I magistrati hanno arrestato i Ligresti, la compagnia che voleva centinaia di milioni è andata gratis in mano alle banche.
Una palude melmosa che mi ricorda tanti casi simili.
Il figlio della Cancellieri è andato a fare il direttore in Telecom; i casi della vita sono bizzarri.
Nel precedente governo, parliamo di qualche anno addietro, la Cancellieri era Ministro degli Interni firmò il contratto con la Telecom di 110 milioni per il servizio dei braccialetti elettronici.
Il Ministro della Giustizia Severino piantò un casino perché era sua prerogativa e non c’entrava niente il Ministro dell’Interno.
Alla luce della melma venuta a galla, si capisce perché la Cancellieri firmò il contratto con la Telecom, c’era suo figlio come direttore.
Tutti erano contrari a firmare un nuovo contratto con la Telecom, perché ne erano stati adoperarti solo alcuni esemplari negli anni precedenti, per questo motivo il vice capo della polizia dichiarò alla commissione di giustizia della Camera che neanche nella gioielleria di Bulgari i braccialetti costano così cari.
L’ex Ministro dello sport IDEM per un conteggio della metratura di un garage per pagare l’IMU, fu costretta a dimettersi, nessuna la difese.
Questo fa capire chi fa parte della ragnatela del sistema di potere e chi no. 3-11-2013
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L’immunità dei magistrati
Mi ha scritto un mio paesano ergastolano come me, per informarmi che il tribunale di sorveglianza di Ancona gli ha rigettato la richiesta di sospensione della pena, la detenzione domiciliare in una clinica o gli arresti in casa.
La motivazione è a dir poco agghiacciante anche se redatta con tecnicismi diplomatici, il succo è che deve morire ma può essere curato e assistito in carcere.
Se uno deve morire quale cura può giovargli?
Ha subito due operazioni alle carotidi, essendo che si erano ostruite, per trascuratezza sanitaria anche la seconda operazione è andata male. Purtroppo il chirurgo dell’ospedale gli ha detto che non si può più operare.
Il sanitario del carcere è stato onesto,gli ha detto chiaro che deve morire, ogni giorno può essere l’ultimo.
Gli attacchi con la perdita della vista e svenimenti stanno diventando più frequenti, significa che l’otturazione delle carotidi procede a ritmo serrato.
La sua famiglia ha trovato ad Avellino la migliore clinica del settore, viene un chirurgo svizzero, un luminare in questo campo, per questo tipo di operazioni.
Gli è stata fatta pervenire tutta la documentazione medica, anche se le percentuali sono molto ridotte, il chirurgo vuole tentare l’operazione.
Non avendo altre alternative, ha dato l’assenso all’operazione, ma il tribunale ha detto no.
Di fatti simili ce ne sono a centinaia, pertanto la Cancellieri evitasse di sbandierare la sua umanità, perché non è assolutamente vera. 4-11-2013
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Il piano carceri della Cancellieri
Mentre ero in cella sento che in corridoio ci sono alcune persone, me affaccio e vedo che prendono le misure ed entrano nelle celle, ho pensato che erano venuti per le docce nelle celle.
Dopo che se ne sono andati vengo a sapere che dovevano ristrutturare la sezione, ogni due celle ne dovevano fare una, creando cameroncini di 3 – 4 posti, che poi nel tempo si raddoppiano e si triplicano.
Questo sarebbe il piano carcere della Cancellieri. Non basta lo sfacelo che ha combinato Alfano, che ha costruito padiglioni all’interno delle carceri togliendoci quel poco di spazio che abbiamo, ma ha fatto anche lui cameroncini di 3 – 4 – 5 posti, violando la legge e il codice penitenziario europeo.
La Cancellieri è un genio della matematica, ha trovato il modo di risolvere il sovraffollamento facendo moltiplicare i posti, in una sezione di 25 posti diventeranno 75 posti, come le batterie di allevamento dei polli.
La ministra non sa neanche cosa sia un carcere, l’hanno fatta ministro della giustizia per l’opposizione di tutti i politici calabresi alla conferma del Ministero dell’Interno, non avendogli perdonato lo scioglimento del comune di Reggio Calabria,per questo motivo l’hanno cambiato con Alfano; si sono scambiati i posti.
Non avendone le competenze specifiche, faranno danni per i prossimi decenni; come adesso stiamo pagando gli errori dell’ex ministro Diliberto. 5-11-2013
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Dialoghi con il papa
Il papa in un colloquio ha risposto alle domande di Eugenio Scalfari; ne hanno fatto un libro intitolato “Dialogo tra credenti e non credenti” edito da la Repubblica.
C’è il contributo di altri personaggi che hanno commentato questo dialogo tra un credente per eccellenza come il papa e un ateo notorio come Scalfari.
Quello che hanno recepito tutti, anche Scalfari l’ha riconosciuto, che il papa sta attuando un cambiamento epocale, le resistenze per ostacolare questa sorta di rivoluzione è molto tenace, ma lui va avanti. Ha capovolto alcuni orientamenti, come quello della rinuncia al magistero della condanna con un richiamo costante alla misericordia.
Ha detto alcune cose che in altri tempi l’avrebbero messo al rogo:” La coscienza è autonoma e ognuno dovrebbe obbedire alla propria coscienza”.
“Non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”.
Come:”Accettare la potenzialità divina dell’umano”, questo concetto mi è molto vicino, perché sono convinto che in ogni essere umano c’è un Dio, una luce o un’energia speciale, poi ognuno la chiami come vuole.
Ha risposto ad ogni domanda senza nascondersi dietro i dogmi della Chiesa, ha usato l’intelligenza del cuore e non della dottrina.
La grandezza di questo personaggio è ormai riconosciuta da tutti, affinché rimane nell’olimpo della storia, deve tramutare la sua linea di pensiero nei fatti, realizzando tutte le riforme che ha intenzione di fare.
Il tempo dirà se la sua è una rivoluzione o un flop.
L’amico Gianfrancesco che mi ha mandato il libro, mi ha fatto una dedica che condivido:” Credenti o no, prima dobbiamo essere umani”.
In qualunque campo, bisogna prima comportarsi da uomini e poi viene il resto.
L’ho finito di leggere e lo consiglio a tutti, credenti e non.
Notizia dell’ANSA, il papa ha dichiarato che la Chiesa va cambiata. 6-11-2013
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L’Aquila una vergogna certificata
Le menzogne non potranno mai resistere alla prova del tempo, così è successo anche con il terremoto dell’Aquila.
Hanno usato lo stesso metodo del terremoto del 1980 in Campania – Basilicata, alla fine il colpevole dello scempio ladronesco è la criminalità di turno.
Siccome è intervenuta l’Unione Europea, non ci sono voluti vent’anni come in Campania per fare emergere lo stesso scempio.
Le case prefabbricate dopo qualche anno sono già marce e in alcuni casi le hanno dovute sgomberare , è risultato che sono costate il 158% in più del valore del mercato.
Le ditte che hanno preso gli appalti sono sedici, anche se i quotidiani non lo riportano. Sono sicuramente tutte del nord.
Il gioco è sempre lo stesso, con la scusa dello spauracchio delle mafie, gli appalti prendono sempre la via del nord, poi danno i subappalti a qualche impresa del sud, e alla fine verrà accusata di qualsiasi misfatto per occultare il sistema di ladrocinio e truffa.
Non mancherà di trovare qualche parentela, amicizia o qualche relazione di polizia che avalli qualche sospetto.
La città dell’Aquila è ancora all’anno zero, e per prolungare i finanziamenti nel tempo, rimarrà così ancora per molti anni.
In Italia anche i terremoti sono di serie A o B, quelli del nord vengono risolti subito, quelli del sud, si prolungano nel tempo per spremere più finanziamenti possibili.
Purtroppo è la sorte di ogni colonia. 7-11-2013
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Finalmente … il computer
Dopo un tormentone durato tre anni e mezzo, stamane mi hanno dato il computer.
La cosa strana che anche dopo sette anni il computer era identico in ogni piccolo dettaglio a come lo ricordavo.
Ora devo prenderci di nuovo la confidenza e ricominciare ad usarlo come cartella per inserirci tutti i miei appunti e i miei testi e quaderno per scrivere.
La settimana prossima mi metteranno apposto la configurazione così potrò stampare.
Tempo fa l’amico Mario mi mando un libro con un cd di testi del teatro di William Shakespeare, e anche il film di Steven Spielberg di Lincol, con calma me li voglio godere. 8-11-2013
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I pomì dell’infamia
Ogni occasione è buona per affondare il sud e rimarcare le distanze tra i padroni e gli indigeni …
La pianura Padano – Veneta è il territorio più inquinato d’Europa, come il fiume Po che l’attraversa.
Torino,una delle maggiori città di questa pianura, è classificata all’ottavo posto nella graduatoria mondiale delle città più inquinate della terra.
Tutte le scorie tossiche sono prodotte nel nord, il 90% nella pianura padana essendo la più industrializzata del Paese.
I rifiuti tossici interrati in Campania provengono al 99% dalla zona citata.
Tra Salerno e Caserta c’è una distanza tra i cento fino ai duecento km, una lontananza considerevole, due territori diametralmente opposti in questo contesto d’inquinamento.
La Pomì azienda del nord che lavora i pomodori trasformandoli, ha acquistato su alcuni quotidiani una pagina pubblicitaria: “ I nostri prodotti solo con pomodori del nord”, con le figure evidenziate del Piemonte, Lombardia,Veneto, Emilia – Romagna, uno sciacallaggio miserabile.
Per avere un vantaggio minimo e momentanea sono capaci di affossare uno dei comparti agroalimentari più forti del Paese, produce il 75% del trasformato di pomodori italiano, tra cui due prodotti DOP: “ il pomodoro San Marzano conosciuto in tutto il mondo, e il pomodoro del piennolo del Vesuvio”, vengono tenuti in considerazione anche da Slow – Food.
In questo comportamento da iene, ha contribuito anche la trasmissione di Servizio Pubblico di Michele Santoro su La7, che maestro di falsificazione per portare avanti il suo pensiero settario, non si è smentito neanche questa volta.
In una trasmissione sulle mozzarelle di bufala, ha messo insieme come se fossero a pochi km, Paestum e Caserta, quando sono distanti oltre 100 km, Santoro essendo di Salerno conosce bene la conformazione del territorio campano, non ha fatto altro che confermare quanto sia servo fedele dell’economia dominante.
I signori della Pomì sono così meschini che non si rendono conto che non danneggiano solo il sud ma l’intero Paese.
Dimenticano che le quattro regioni del nord indicate nella pubblicità sono le più inquinate d’Europa come ha certificato un rapporto pubblicato dall’agenzia europea dell’ambiente.
Altro che pomodori sicuri e freschi.
In Italia Caserta è ritenuta Campania, così come nel mondo la Campania è ritenuta l’Italia; questi della Pomì fanno da moltiplicatore sui luoghi comuni contro l’Italia, sono così stupidi, forse è meglio dire che è l’ottusità razzista a renderli così stupidi da segare il ramo su cui sono seduti.
In tempo di crisi l’unico comparto che tira l’export e cercano di affossarlo, è vero che la madre degli imbecilli è sempre incinta. 9-11-2013
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Verità taciute da troppo tempo
Il finanziere Davide Serra che risiede a Londra, amico e sostenitore di Matteo Renzi, intervenendo alla Leopolda durante il convegno del mese scorso, parlando sul palco disse: “i sindacati, i politici hanno distrutto l’Italia e rubato il futuro alle nuove generazioni”, rivolgendosi alla prima fila dove c’erano Guglielmo Epifani ex segretario della CGIL e attuale segretario del PD; Piero Fassino ex segretario dei DS (ora PD), Dario Franceschini facente parte della nomenclatura del PD.
Fosse stato per lui non solo non avrebbe invitato questi dinosauri da rottamare, ma neanche li avrebbe fatti parlare sul palco.
Lui tiene a precisare che è lì perché amico e sostenitore di Renzi, e non ha niente a che spartire con loro.
Personalmente condivido il suo pensiero, questi mestieranti della politica e del sindacato hanno rovinato e distrutto l’Italia.
Il debito pubblico è stata una rapina intergenerazionale. I figli e nipoti stanno pagando i loro errori. Nessun padre di famiglia avrebbe fatto lo stesso.
Temo che questi politici di lungo corso, alla fine fagociteranno Renzi come hanno fatto nel passato con altri che non si allineavano, sono troppo radicati in ogni rivolo delle istituzioni e con i miliziani dei sindacati, una
forza terribile, sarà difficile riuscire a fare riforme serie, perché si toccheranno i loro privilegi. 10-11-2013
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La natura autopulente
Non si finisce mai d’imparare dalla natura, credo che studiando tutta la flora si troverebbero tanti rimedi ai nostri problemi.
L’università di Twente in Olanda ha fatto uno studio con la tecnologia NANOCLEAN, la ricerca riguardava la pianta del fiore di loto.
Pur crescendo in prossimità di acquitrini e paludi, riesce a mantenere sempre pulite le sue foglie.
Il fenomeno naturale deriva dalle proprietà idrofobiche della struttura della pianta, che lascia scivolare l’acqua portandosi dietro le particelle di polvere e fango.
Per imitare lo stesso processo hanno usato la luce di un laser.
Il progetto è promosso dalla commissione Europea che vede coinvolti importanti imprese europee.
Si presume che a breve, qualche anno o due, saranno pronti i primi rivestimenti per le vetture.
Una volta applicato alle carrozzerie, per lunghi periodi manterrà la speciale struttura autopulente, come le foglie di loto.
Quando pioverà le auto torneranno pulite, non saranno contenti i proprietari degli autolavaggi. 11-11-1013
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Censura … sovietica
Mi ha scritto Carmelo Musumeci informandomi di un episodio che non mi stupisce più di tanto, sia perché è un sistema e sia perché da circa otto mesi lo subisco anche io; una censura di stampa “sovietica”.
Un recluso in regime di tortura del 41 bis nel lager piemontese di Novara, l’ufficio censura del carcere gli ha fermato una lettera che aveva scritto a Papa Francesco (comunicazione n 98/2013 del 25 settembre 2013), ogni commento è superfluo, lascio immaginare cosa può succedere alle altre lettere.
Da circa otto mesi che Davide Emmanuello è stato di nuovo sottoposto alla tortura del 41 bis, la raccomandata che gli scrivo tutti i mesi, viene regolarmente fermata e sequestrata dal solerte magistrato di sorveglianza.
Ho informato inviandogli documentazioni il segretario Luigi Monconi Presidente della Commissione dei diritti umani del Senato, purtroppo quando tocchi il 41 bis il terrore si impadronisce anche di persone garantiste come il senatore Monconi.
La colpa è anche di noi reclusi, perché se ognuno di noi diventasse un piccolo giornalista, tutto ciò che succede nelle carceri non rimarrebbe nell’oscurità delle “ segrete medioevali”, sistema creato e protetto con il ricatto e la paura dai funzionari del ministero della giustizia. 12-11-2013
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Manipolazione mediatica
I piccoli Travaglio crescono, il “fatto quotidiano” non si smentisce con notizie inventate, manipolate, strumentalizzate.
Casualmente ieri ho seguito il programma di Concita De Gregori su Rai3, l’ospite era il PM Gratteri Reggio Calabria, il discorso era improntato sul lavoro dei giudici,la lotta alla ndrangheta, alla fine hanno parlato di Papa Francesco che sta mandando segnali importanti con la trasparenza della banca Vaticana la IOR, dove transitano tanti miliardi e c’era un muro per qualsiasi richiesta d’informazione da parte della magistratura.
Stamane mentre guardavo la rassegna stampa, leggo a caratteri cubici sul fatto quotidiano che il Papa è in pericolo perché la ndrangheta potrebbe eliminarlo.
La trasmissione è stata trasmessa in TV, pertanto basta andare in rete per visionarla, ma questi savonarola giocano sul fatto che la puntata non è stata vista da chi legge il loro quotidiano, che nessuno va a controllare se è vero, con queste falsificazioni creano il caso e aizzano l’odio contro i calabresi, perché come si identifica la mafia con i siciliani e la camorra con i napoletani, così è per i calabresi.
Tutto ciò esclusivamente per montare un caso e vendere qualche copia in più. 13-11-2013
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Religione laica
Qualche anno fa avevo letto di una religione derivante dall’islam sciita, si chiama ALEVITI, sono dai 10 ai 20 milioni forse anche di più, prevalentemente vivono in Turchia.
Avevo chiesto all’amica Beatrice se mi faceva una ricerca per saperne di più, mi ha mandato un estratto stampato dalla rete.
Sono molto laici, i loro riti li svolgono nelle loro abitazioni “Assembleari” , la lingua dei rituali è in curdo e non in arabo.
Le caratteristiche principali sono quattro:
® Amore e rispetto per tutti, l’importante non è la religione ma l’essere umano.
® Tolleranza nei confronti delle altre religioni ed etnie, chi danneggia il prossimo le preghiere rituali si invalidano.
® Rispetto per i lavoratori, lavorare è il più grande atto di fede.
® Uguaglianza fra uomini e donne, devono pregare fianco a fianco.
Gli aleviti non hanno un’autorità centrale, pertanto è una religione orizzontale e non verticistica come lo sono le altre, una vera democrazia.
Tutte le religioni dovrebbero essere così. 14-11-2013
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Niente di nuovo sotto il sole
Ho finito di leggere il libro “La Camorra” scritto da Gigi Fiore edizione UTET libreria.
Lo scrittore vuole fare una cronistoria della camorra, ma incorre in grossolane approssimazioni e anche palesi falsificazioni storiche.
Affermare che la famigerata legge PICA fu emanata per contrastare la camorra è un falso storico, perché aveva un solo scopo, reprimere nel sangue la rivolta nel Meridione, furono istituiti tribunali di guerra in base alla legge PICA.
L’occupante piemontese si alleò con la camorra nominandoli “delegati di polizia”.
La repressione dell’inizio del 900 scaturita con il processo CUOCOLO con la creazione del pentito Gennaro Abbatemaggio, un teatro costruito dal capitano dei carabinieri FABRONI, con l’appoggio incondizionato dei regnanti savoiardi.
Ironia della sorte, nella repressione del 1981 – 1988 sempre in Campania, per organizzare lo stesso teatro dei pentiti, fu usata la stessa caserma dei carabinieri di Napoli.
Il libro è composto di personaggi reali, eventi accaduti ma romanzati.
Non amo questi libri, mi è stato spedito per farmelo leggere, ho ritenuto giusto farlo.
L’unica cosa sensata che ho trovato nel libro è una dichiarazione di un pentito davanti alla commissione antimafia:” Se non risolvete questa realtà sociale, se non andrete alle sue radici, come volete combatterla la camorra?”.
Fino a quando non saneranno le disfunzioni sociali, non cambierà mai niente. 15-11-2013
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Ictus mortale
Leggo una lettera su un quotidiano. Dove lo scrivente afferma che in Campania c’è il record di ictus mortali; se ne verificano circa tredicimila ogni anno.
Per un ictus, ogni minuto che si perde può essere fatale e le possibilità di recupero diventano scarse. Questa enorme disparità di ictus che portano alla morte derivano che in Campania, non c’è nessuna struttura di Stroke – Vnit, esperti che intervengono immediatamente e salvano la vita alle persone.
Mentre nel nord Italia ce ne sono 175 di stroke – vnit.
Mia madre aveva 59 anni la fecero stare tre ore nella sala d’aspetto dell’ospedale, le diedero un’aspirina per il mal di testa, dopo tutte quelle sofferenze svenne, capirono ma ormai era troppo tardi, morì dieci giorni dopo senza mai riprendere conoscenza.
Nel meridione si propongono più tasse ma ci sono i servizi peggiori.
Come nelle colonie, si paga di più per far star bene i padroni. 16-11-2013
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Eterna giovinezza
Anche se la vita ci ha fatto conoscere tante cose, riesce ancora a stupirci, ed è meraviglioso perché non c’è niente di più bello.
Un piccolo articolo con una foto abbastanza grande di una bambina sorridente, attira la mia attenzione. Sotto la foto il titolo: “ Morta la ragazza che non invecchiava: nel DNA i segreti dell’eterna giovinezza”. Aveva vent’anni ma il suo aspetto e la sua mente erano quelli di una bambina di un anno o poco più. Si chiamava Broke – Greenberg viveva nella MARYLAND (USA), ha trascorso la sua vita in braccio ai genitori.
Gli scienziati sperano di trovare nel suo DNA i segreti dell’eterna giovinezza. 17-11-2013
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Abituarsi … alla cattività
Può sembrare strano ma l’uomo si abitua a tutto, non solo a quello che gli sembrava pesante, ma anche a un peso cento volte più gravoso.
Quando siamo arrivati in questo carcere le sensazioni furono buone, anche se la sezione sembrava una grotta, perché tutte le finestre erano chiuse inchiavettate e i vetri erano stati tutti oscurati dipingendoli, la doccia si faceva tre volte alla settimana, non entravano pacchi postali con alimenti, il magazzino deposito sembrava un ente extraterrestre lontano anni luce, nei colloqui non entrava verdura ecc., c’erano tante disfunzioni e limitazioni che oggi sono state sanate dalla direttrice, in ultimo anche i computer.
All’inizio erano tre le cose che mi interessavano, l’apertura delle finestre con la pulitura dei vetri per avere la luce naturale, la doccia quotidiana, e il computer in cella, ora sono realtà e mi sento appagato e sereno.
Quello che mi spaventa quando rifletto è che dopo tanti anni, anche non volendo, è subentrata una sorta di abitudine; un’istituzionalizzazione alla cattività, come gli animali d’allevamento.
Pensare alla libertà, lottare per essa e sperare che un giorno arrivi, è naturale avere questo desiderio, ma nei comportamenti la simbiosi con il carcere negli anni è diventata totale, forse perché il presente reale è questo, il futuro con la libertà è diventato sempre di più un concetto astratto, qualcosa che esiste ma come una stella non riesco ad afferrarla.
Credo che ciò sia una pena peggiore della morte, perché si è morti vivendo. 18-11-2013
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Il passato non insegna
Ho trovato una frase di Cesare Beccaria che sembra scritta di recente:” Chi sbaglia non va trattato alla stregua di bestie e né confiscargli i beni, perché la confisca nuocerebbe ai familiari e li costringerebbe a delinquere per sopravvivere”.
Negli ultimi vent’anni succede proprio questo, le persone non hanno più diritti e addirittura è stata istituzionalizzata la tortura, violentando e calpestando la Costituzione.
Sequestrano ogni cosa, in alcuni casi anche la biancheria e le bici dei bambini.
Creano quel clima che innescano la sopravvivenza costringendo le persone a delinquere.
I re e i principi usavano la clemenza per trovare consenso, oggi i politici cavalcano il giustizialismo che paga in termini elettorali, per questi uomini è alimentata una sbornia forcaiola.
I padri costituenti dissero mai più carceri e leggi come le avevano provate loro, e con la Costituzione fecero una vera rivoluzione.
Non più inteso come controllo dei corpi, ma come un servizio pubblico a persone private della libertà, ma integre nei diritti fondamentali.
Dov’è tutto questo nelle feroci leggi emergenziali? 19-11-2013
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Al peggio non c’è mai fine
Ogni giorno che passa ne escono delle nuove sul caso SHALABAYEVA, la deportazione della moglie e la figlia ALVA di sei anni del dissidente KAZAKO, ABLYAZOV.
Da una perizia presentata alla procura di Roma, fatta da esperti incaricati dalla famiglia ABLYAZOV è risultato che per deportare madre e figlia di sei anni e consegnarla nelle mani del dittatore KAZAKO NAZARBAYEN, hanno falsificato il documento della bambina.
Hanno creato un documento falso prendendo la foto dal passaporto con il timbro della repubblica centro africana, l’hanno scannerizzato e costruito un certificato falso valido solo per un giorno, con dati falsi, il tempo di deportarla con la madre.
Il passaporto era nelle mani della polizia, se il falso non l’ha fatto la polizia, l’hanno dato nelle mani dei diplomatici KAZAKI per creare il falso.
In entrambi i casi è stato commesso un crimine nei confronti di una bambina di sei anni.
Senza il falso certificato della bambina non potevano deportare neanche la madre.
Non credo che la procura di Roma farà qualcosa contro tutti quelli che si sono prestati a questa infamia, incominciando dal responsabile principale, Angelino Alfano che ha screditato il Paese davanti al mondo facendoci passare come le note repubbliche delle banane sudamericane. 20-11-2013
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Giornata di cultura
Un paio di mesi fa l’educatrice ci diede un libro da leggere di una scrittrice di Catanzaro GIOVANNA MOSCATO, titolo “Ritratto in bianco e nero”, casa editrice ARACNE editrice s.r.l., il fine era di avere un incontro con la scrittrice e discuterne.
Oggi è avvenuto l’incontro che si è tenuto nella biblioteca del carcere, è stato molto bello il tempo è volato. Insieme alla scrittrice c’era il marito, la direttrice, la responsabile dell’area educativa, l’educatrice e il segretario della direttrice.
Ne abbiamo discusso facendogli i complimenti, siamo entrati nella storia da lei raccontata. Il libro è scritto in un modo semplice senza l’impronta di vocaboli ricercati, scorrevole e tutti possono leggerlo.
Noi meridionali possiamo rispecchiarci con i racconti dei nostri nonni e nostri zii.
Ci sono tutti i contenuti che si possono trovare in un Paese del sud all’inizio del secolo scorso.
La famiglia aristocratica che è la domini Dio della situazione, la miseria dei contadini, la mediazione del prete.
Un mondo che in sé racchiude una discriminazione disumana, perché il 90% della popolazione si rompeva la schiena per far vivere nel lusso una piccola minoranza, i religiosi si dividevano alla tavola con i padroni e promettevano ai contadini il paradiso dove non avrebbero avuto più fame.
La protagonista Maria emerge come un gigante, dimostrando tutta la forza che solo le donne hanno la capacità di esternare nei momenti difficili. Il finale è un colpo al cuore, mi sono commosso, sarebbe stato un bel finale con il trionfo dell’amore, ma così è più veritiero.
La scrittrice ha pronto il secondo libro, verrà di nuovo a trovarci e a discuterne; l’aspettiamo.
Ci dovrebbero essere più giornate dedicate alla cultura. 21-11-2013
E anche questo mese il regalo è arrivato, semplicemente grazie Pasquale, stasera sono stanchissima ma quando ho visto che c’era il tuo diario non ho voluto rimandare la lettura a domani, Ti abbraccio e rinnovo i ringraziamenti, i tuoi commenti sui fatti che avvengono sono sempre preziosi. Ciao Pasquale
mio carissimo Pasquale , come sempre ti aspettavo , ma non sapevo che stamane mi sei arrivato di sorpresa, cosi lo sai che devo prima stampare tutto, 17 pag.ma niente paura , la stampante fa tutto lei anche se oggi faceva i capricci mi ha mangiato tanti fogli , ma alla fine ecco il miracolo ti ho tra le mani pronta a leggere e vedere quel che porti in giro per il mondo degli umani , tengo a dirlo perché di sicuro tu sai già dell’umano c’è ben poco , ma qualcuno si salva, e d’è questo che ci porta pace nei nostri cuori .
Contenta che finalmente hai il pc e questo è un passo, per degli obbiettivi come scrivere, e immagazzinare le tue risorse di tanto lavoro , che non è poco direi, impegnativo, perché dietro tutto questo c’è un essere umano che vuole comunicare , e guarda caso , ti sei imbattuto da anni con una che cerca anche di comunicare.
Ti leggo volentieri, sei una linea di ricerca, e la ricerca e attiva , vuol dire essere presente in tutto e per tutto, così ammiro tutto il tuo lavoro, anche se mi stringe il mio epicentro che non ha pace se non vede pace e pace purtroppo non c’è .
Mi sento in sintonia, mentre scorro le tue righe, resto in silenzio riflettendo senza un minimo cenno di distrazione che le tue notizie sono di ottima fattura, la tua essenza va oltre quelle sbarre , io la sento,e mi auguro che anche gli altri possano sentire il tuo tono ” cuore ” grazie amico e buana giornata .