Il mondo che vorrei… di Franco Cesarini
Franco Cesarini è uno degli amici più recenti del Blog.
Lo abbiamo conosciuto tramite la nostra Pamela.
E’ detenuto nel carcere di Rebibbia. Ha scontato 10 anni, e gliene mancano altri 15. Le sue condizioni di salute sono problematiche, avendo subito anche diversi infarti e portando sulle spalle il peso di molte sofferenze.
Oggi pubblico quest’altra sua bellissima poesia in dialetto romanesco.. che da’ ad essa una freschezza ed una vivacità sorprendenti.
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N’ ANGOLETTO DE PACE
Oggi nun vojo parlà de me ma de tutto er mal’affare
che sempre più gira attorno a sto monno esasperato’
Chi cià er potere, chi cià er lusso, chi s’aggiusta er
processo, e chicià la pazzia de mannà la Concordia in avaria’
lo nun so un poetal Nun sto ar potere! E sitanto
volete sapè ciò la quinta elementare ste cose fanno male!
Mo come si nun bastasse stamo ammassati
vent’ore ar giorno so tant’ore e velo giuro male
male, male drento ar core.
Venite a sta prigione voi potenti, voi lussuosi, parlate
co me che so ignorante! È facile giudicà un delinquente
e vi assicuro de delinquenti se ne stanno annà parecchi
ma no co la legge 199 nol Se ne vanno si ma suicidati
e giudicati corpevolie innocenti ma …. na legge è sicura
e veritiera sargono in cielo e magari lassfi viveno
liberi e je piace perché finalmente lanno trovato
n’angoletto . N’ angoletto de pace.
La tua poesia è semplicemente meravigliosa, complimenti Franco e te li faccio insieme al solito abbraccio :
“Ne vorrei mille de braccia
pe poterv’abbraccià tutti insieme nun momento”
Eccellente poesia , non potevi trovar de meglio , de sputtana sta zozza
giustizia che se fatto tutto un unico malloppo , per giudicar e mannar la gente
tutti inta gaggia …ma si pirmittiti ve voglio dire anche io la verità , e ora che pigliate
la vostra valigetta , e ci mittiti tutti i vostri mali affari e vi mittiti in fila ad aspettar
il momento de iri fora da stu munno , che non ve vole, siete cattivi.
Penso che sia giusto che prendano una lezione tempo a tempo ….il male viene ricambiato
Un abbraccio Franco 😉 😉 😉
Purtroppo la giustizia penale italiana di oggi è sporca del sangue di morti e suicidi in carcere.
Il sovraffollamento è una delle tante motivazioni che spingono il soggetto detenuto a togliersi la vita.
Anche io credo che per poter cambiare qualcosa del sistema carcerario bisogna partire dal basso, quindi, vedere con i propri occhi e ascoltare con le proprio orecchie.
Un caro saluto
Maria Chiara