Le Urla dal Silenzio

La speranza non può essere uccisa per sempre.

Archivio per il tag “riflessiovo”

Da dentro a dentro.. da Marino Ciccone a Carmelo

Per la rubrica “Da dentro a dentro”.. che ospita lettere scritte a detenuti da parte di altri detenuti, pubblichiamo oggi questa lettera scritta a Carmelo Musumeci da Marino Ciccone, trasferito da alcuni mesi dal carcere di Spoleto a quello di Sulmona.

—————————————————————————

Carissimo Carmelo,

la tua ultima lettera è sempre un inno a dare contrasto a quella illegalità legalizzata.

Condivido in pieno tutto quello che urli, anche ai 70.000 detenuti che si perdono in comportamenti da disadattati mentali, annichiliti da uno strazio molto minore a quello che combattono per il nulla. Mi è piaciuta molto la tua esternazione sul suicidio, con quello che comporta e la totale ignoranza degli aguzzini e dei governanti ladri.

Mi piace come scrivi, a parte che quando leggo i tuoi elaborati è come se ti stessi a fianco, immaginando le tue espressioni.

Sei sempre lucido, e molto riflessivo. Questo aiuta uno stolto come me ad andare avanti in questi mattatoi di carne umana. Dove l’inerzia e l’ignoranza la fa da padrone. Ad ogni modo ce un riscontro positivo. L’educatrice ha avuto parole di affetto e stima, e anche di ammirazione per te, con la psicologa, di cui non ricordo il cognome, ma che conosco dal 1996. E’ stata molto simpatica e spiritosa, dicendo che li hai fatti dannare. Ed anche lei ha avuto parole di stima.

Cosa dirti degli agenti? Quando vedono le tue lettere, uno con cui ho un buon rapporto, diceva.. “il grande Musumeci”. Qui ci sono amici, molti ti conoscono, altri di fama. C’è un amico caro in carcere da 30 anni, è Tonino Schinato, che naturalmente apprezza molto quanto tu fai per il mondo carcerario.

Come al solito ti romperò le scatole, per questo ti invio una sentenza importante di Strasburgo. Voglio sperare che tu già la conosca, e se non è csì, che possa essere utile a qualcosa.

Caro Carmelo, la sentenza specifica la illegittimità della retroattività. La stessa logica non si potrebbe usare anche per il 4bis? Leggendo un libro di Laura Boccaro e Francesco Morelli “Il carcere: del suicidio e altre fughe”.. c’è una tua lettera, molto bella, dove ringrazi gli amici e le amiche, gli operatori ed altri. Dove sospendi lo sciopero della fame, perché ti hanno assicurato che sarai trasferito. Leggevo il libro ed avedno trovato persone conosciute, nella mia mente si aprivano dei cassettini, che erano alla ricerca di qualcosa di tuo.

Tornando a noi, qui mi sembra di essere tornato venti anni indietro, perché oltre ad avere trovato degli amici di vecchia data, ed alcuni con cui ho diviso grandi esperienze di vera strada… sono tornato agli abbracci e baci ad ogni volta che ci vediamo. Mandai un telex a mio fratello per scomodare un mio ex avvocato, senatore del P.D., Luigi Follieri, che fece due leggi  molto utili a noi, quella dell’art. 513 e quella dell’art. 192 c.2.

Il giorno dopo mi hanno messo in isolamento A.S., con tutte le attività in comune con gli altri. (parola che non si comprende) la doccia in cella, in una stanza appena rimessa a nuovo.

Ti mando una  lettera per la Giannelli, sapendo che la cosa non ti disturba.

Salutami Gino e Ivano, come immenso bene, augurando buone feste a loro. Si sblocca qualcosa per voi tre? Lo voglio sperare…

Caro Carmelo, ti faccio i miei auguri più sentiti, per il Natale e per l’Anno nuovo. Un caro abbraccio a quelle due simpatiche canaglie di Ivano e Gino.

A te.. ti abbraccio forte forte.. con un grande rispetto per la tua intelligneza e il tuo essera cuto.

Grazie, perché ho imparato tanto da te.

Marino Ciccone

Sulmona, 8 dicembre 2010

Navigazione articolo